La Borsa italiana ha chiuso in calo dell’11,17 per cento, il peggior risultato dai tempi del referendum su Brexit
Lunedì l’indice Ftse Mib della Borsa di Milano, il principale listino di contrattazioni in Italia, ha chiuso con un calo dell’11,17 per cento, dopo aver toccato un minimo del 12 per cento in concomitanza con l’interruzione delle contrattazioni a Wall Street. È la peggior giornata della Borsa italiana dal 24 giugno 2016, giorno successivo al referendum su Brexit, quando chiuse al -12,46 per cento. I titoli peggiori sono stati i petroliferi, con Eni che ha chiuso in calo del 20,8 per cento, Saipem del 21,5 per cento e Tenaris del 21,38 per cento.
L’andamento negativo della Borsa risente delle misure restrittive adottate dal governo per impedire la diffusione del coronavirus, oltre che della decisione dell’Arabia Saudita di aumentare la produzione di petrolio per danneggiare Russia e Stati Uniti.