Le nuove misure del governo sul coronavirus

Sono state approvate nella notte, prevedono l'assunzione di migliaia di medici e infermieri e nuove regole per i processi e le udienze

(ANSA/NICOLA FOSSELLA)
(ANSA/NICOLA FOSSELLA)

Nella notte tra venerdì e sabato il governo italiano ha adottato un nuovo decreto legge che introduce importanti misure per contrastare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2). Alcune delle misure, come quelle relative all’assunzione di nuovo personale sanitario e al rafforzamento di alcuni reparti negli ospedali, erano già state annunciate nei giorni scorsi; altre, in particolare legate al settore della Giustizia, sono state presentate ieri durante una conferenza stampa del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, alla fine del Consiglio dei ministri.

Il testo del decreto non è ancora stato pubblicato sul sito del governo, ma il suo contenuto è stato ampiamente raccontato dai giornali di oggi.

Il decreto, scrive il Corriere della Sera, prevede l’assunzione di 20 mila tra medici specialisti, infermieri e operatori sociosanitari, ma anche il «via libera a tutte le modalità per reclutare altri specialisti e addetti», come il reclutamento di medici in pensione e volontari e l’impiego nei reparti di medici solo laureati senza specializzazione, a cui affidare le mansioni ritenute più opportune.

Leggi anche: Il servizio di “Piazza Pulita” nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cremona

Sempre nel settore della Sanità, il governo ha approvato l’acquisto di macchine e strutture necessarie per aumentare del 50 per cento i posti in terapia intensiva su tutto il territorio nazionale, e raddoppiare quelli esistenti nei reparti di pneumologia e malattie infettive. L’intenzione di rafforzare i reparti più coinvolti nel trattamento dei pazienti affetti da COVID-19, la malattia causata dal coronavirus, era già stata annunciata dal governo giorni fa, per far fronte al progressivo aumento delle persone che richiedono un ricovero.

In particolare, è stato approvato l’acquisto da parte della Protezione Civile di 5 mila impianti di ventilazione assistita e i relativi materiali indispensabili per il funzionamento dei ventilatori.

In deroga alle norme vigenti, aggiunge il Corriere, Regioni e strutture sanitarie potranno costruire o attivare aree sanitarie anche temporanee «sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, per la gestione dell’emergenza COVID-19, sino al termine dello stato di emergenza»; i prefetti potranno inoltre requisire gli alberghi per ospitare persone in quarantena. Il governo ha anche approvato incentivi e finanziamenti a fondo perduto per 50 milioni di euro diretti alle aziende che producono «dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale a condizioni di mercato», come le mascherine.

Leggi anche: Il coronavirus se ne andrà col caldo?

Il decreto approvato dal governo prevede misure importanti anche nel settore della Giustizia. Per limitare la diffusione del coronavirus, i capi degli uffici giudiziari potranno limitare l’accesso alle sedi al personale che ci lavora, e potranno decidere di celebrare a porte chiuse processi civili e penali. I processi potranno anche essere celebrati da remoto in caso in cui sia necessaria la sola presenza degli avvocati, e potranno essere rinviate le udienze non urgenti, ma con alcune eccezioni, come le cause dei tribunali dei minorenni e i casi di abusi familiari.

Tutte queste misure, ha spiegato il ministro Bonafede durante la conferenza stampa di venerdì notte, rimarranno in vigore fino al 31 maggio.