In Arabia Saudita sono stati arrestati tre membri della famiglia reale
E non tre membri qualsiasi: sembra essere l'ennesima mossa di Mohammed bin Salman per prendere il controllo del paese
In Arabia Saudita sono stati arrestati almeno tre membri importanti della famiglia reale saudita: Ahmed bin Abdulaziz, fratello 77enne del re Salman, Mohammed bin Nayef, ex principe ereditario ed ex ministro dell’Interno, e Nawaf bin Nayef, fratello più giovane di Mohammed. Gli arresti sembrano essere stati l’ennesima mossa del principe ereditario Mohammed bin Salman, considerato oggi l’uomo più potente dell’Arabia Saudita, per assicurarsi la successione al trono e rafforzare il proprio potere nel paese.
Il Wall Street Journal, il primo giornale a dare la notizia, ha scritto che gli arresti sono stati eseguiti venerdì mattina, quando guardie della famiglia reale con il volto coperto e vestite in nero sono entrate nelle case di Ahmed bin Abdulaziz e Mohammed bin Nayef. I due sono stati arrestati per tradimento. Un tribunale saudita li ha accusati di progettare un colpo di stato contro il principe ereditario Mohammed bin Salman. Secondo fonti sentite dal Wall Street Journal, i due ora rischiano l’ergastolo o la condanna a morte.
Gli arresti di venerdì sono molto importanti per gli equilibri di potere all’interno della famiglia reale saudita, dove da un po’ di tempo è in corso una lotta per la successione al trono nella quale si è finora imposto Mohammed bin Salman.
Negli ultimi anni sia Ahmed bin Abdulaziz che Mohammed bin Nayef avevano occupato l’importante incarico di ministro dell’Interno, cioè la persona che in Arabia Saudita è a capo dell’esercito e dei servizi segreti. In particolare, Mohammed bin Nayef era riuscito a farsi apprezzare molto dagli Stati Uniti e aveva rapporti stetti con l’intelligence americana, costruiti soprattutto grazie ai suoi sforzi nel combattere il terrorismo in Medio Oriente. Entrambi erano considerati come possibili rivali di Mohammed bin Salman per diventare il prossimo re saudita al posto di re Salman, oggi 84enne.
Mohammed bin Salman, principe ereditario dal giugno 2017, è conosciuto da tempo dalla stampa internazionale sia per i suoi ambiziosi progetti di modernizzazione dell’Arabia Saudita sia per la repressione molto dura di dissidenti e avversari politici. È considerato per esempio mandante dell’omicidio di Jamal Khashoggi, dissidente e collaboratore del Washington Post ucciso nel consolato saudita a Istanbul nell’ottobre 2018, e responsabile della grande campagna di arresti contro principi e uomini d’affari condotta dal regime saudita nel 2017.