Se ti cadono i limoni, qualcuno te li raccoglie
Cosa vogliamo veramente gli uni dagli altri, come scrive la poetessa Danusha Laméris
Piccole gentilezze
Penso al modo in cui, quando cammini
in un corridoio affollato, gli altri spostano le gambe
per farti passare. O come tra sconosciuti ci si dica ancora “Salute!”
quando qualcuno starnutisce, lascito
della peste bubbonica. «Non morire», gli stiamo dicendo.
A volte, quando ti cadono i limoni
dalla busta della spesa, qualcuno ti aiuta
a raccoglierli. Per lo più, non ci vogliamo fare del male.
Vogliamo ricevere la nostra tazza di caffè caldo
e ringraziare la persona che ce la porge. Sorridere
e avere indietro un sorriso. Dalla cameriera
che ci dice “ecco cara” quando ci porta la zuppa con le vongole.
E dall’autista del camioncino rosso che ci fa passare.
Abbiamo così poco gli uni degli altri, ora. Siamo così lontani
dalla tribù e dal fuoco. Soltanto questi brevi attimi di scambio.
E se fossero la vera dimora dei santi, questi
templi fugaci che costruiamo insieme quando diciamo “Prendi
pure il mio posto”, “Prego, passi prima lei”, “Che bel cappello che hai”.
Danusha Laméris
Danusha Laméris è una poetessa statunitense nata nel 1971 in Massachusetts e che ora vive a Santa Cruz, in California. Ha scritto la raccolta di poesie The Moons of August che nel 2013 vinse il premio per la poesia della casa editrice Autumn House Press. Il suo prossimo libro di poesie si intitola Bonfire Opera e uscirà a marzo.
Questa poesia, Small Kindness, è stata pubblicata dal New York Times Magazine.
This little poem of mine has been finding its life in the world. Just wanted to share it here. Thanks to James Crews and Naomi Shihab Nye for being the ambassadors of #SmallKindnesses. pic.twitter.com/HQZoaNqLKQ
— Danusha Laméris (@DanushaLameris) July 24, 2019