Diversi soldati turchi sono stati uccisi in un bombardamento nella provincia di Idlib, in Siria
Diversi soldati turchi sono stati uccisi in un bombardamento nella provincia di Idlib, l’unica provincia siriana ancora sotto il controllo dei ribelli. Per il momento le notizie su quanto successo sono confuse: non è chiaro se l’attacco sia stato compiuto da aerei russi, come inizialmente riportato, o dall’aviazione del regime siriano di Bashar al Assad, come sostenuto dalla stampa turca. Secondo la Turchia, nell’attacco sarebbero stati uccisi 22 soldati turchi; secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, organizzazione non governativa con sede a Londra, i soldati turchi morti sarebbero 34.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha convocato una riunione di emergenza con membri del governo ed esperti di sicurezza. Intanto, a seguito del bombardamento, diversi social network sono stati bloccati in Turchia.
I soldati turchi sono in territorio siriano dal 2016, con la prima incursione militare decisa dal governo turco contro l’ISIS e i curdi nel nord della Siria. Dalla fine del 2017 la Turchia ha messo in piedi i cosiddetti “punti di osservazione” nella provincia di Idlib, con l’obiettivo di estendere l’influenza turca e di prevenire un’eventuale offensiva militare delle forze fedeli ad Assad contro i ribelli, alleati della Turchia. Negli ultimi mesi il governo turco ha provato a far funzionare una tregua negoziata con la Russia, che invece è alleata di Assad, senza però ottenere grandi risultati.
Leggi anche: Russia e Turchia litigano in Siria