Il Tribunale di Roma ha stabilito che Facebook può oscurare la pagina di Forza Nuova
Il Tribunale di Roma, sezione per i diritti della persona e immigrazione, ha respinto il ricorso di Forza Nuova contro la decisione di Facebook di rimuovere gli account del partito neofascista da Facebook e da Instagram.
A settembre 2019 Facebook aveva cancellato decine di pagine e profili legati a CasaPound e Forza Nuova dicendo che «le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram». Il Tribunale ha ritenuto legittima la cancellazione delle pagine di molti militanti del partito, condannato anche a pagare le spese processuali.
La pagina era tornata attiva a dicembre, dopo che il tribunale civile di Roma aveva accolto il ricorso del partito, obbligato Facebook a pagare le spese processuali e deciso una penale di 800 euro per ogni giorni di ritardo nella riattivazione degli account. Nelle motivazioni della sentenza, la giudice cita la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e spiega che «la maggior parte del contenuto e il tono generale dell’opera del ricorrente e dunque il suo scopo, hanno una marcata natura negazionista e contrastano quindi con i valori fondamentali della Convenzione, quali espressi nel suo Preambolo, ossia la giustizia e la pace».
Aggiunge anche che Facebook richiede a tutti i suoi utenti di non usarlo «per scopi illegali, ingannevoli, malevoli o discriminatori» e di non pubblicare contenuti che «non rispettano i diritti di terzi o le leggi vigenti», pena la rimozione di pagine e contenuti. Le motivazioni riportano anche molti esempi in cui Forza Nuova contravviene ai termini, con espliciti riferimenti al fascismo e a iniziative discriminatorie contro rom, migranti e omosessuali.