Lo stuntman Mike Hughes è morto cercando di decollare a bordo di un razzo costruito in casa
Sabato 22 febbraio lo stuntman statunitense Michael Hughes, detto “Mad Mike”, è morto cercando di decollare a bordo di un razzo costruito in casa. Hughes avrebbe dovuto raggiungere circa 1.500 metri di quota, prima di lanciarsi col paracadute, ma le cose non sono andate come aveva previsto.
Il lancio è avvenuto a Barstow (California, Stati Uniti), verso le 14 locali. Nei video che circolano online si vede il paracadute staccarsi subito dopo il lancio, e il razzo continuare la sua traiettoria per poi schiantarsi a terra con Hughes a bordo. Il lancio avrebbe dovuto essere messo in onda dalla serie tv Homemade Astronauts, del canale tv statunitense Science Channel, che ha confermato la morte di Hughes.
Hughes, che aveva 64 anni, era noto per essere un sostenitore della teoria della “Terra Piatta”, che voleva dimostrare arrivando nello spazio con il suo razzo e fotografando la Terra dall’alto. Nel marzo del 2018 aveva già realizzato un volo con un razzo costruito in casa: in quel caso era riuscito ad arrivare a 570 metri d’altezza, prima di lanciarsi con il paracadute.
Prima di quel lancio Hughes disse ad Associated Press di credere che la Terra fosse “piatta come un frisbee” e di volerne avere la conferma. Darren Shuster, che curava la comunicazione di Hughes, ha detto che Hughes non credeva realmente in quella teoria, e che era tutta una trovata pubblicitaria: «Sosteneva delle teorie del complotto, ma non c’entrano con la teoria della “Terra Piatta”. Quella era una cosa che ci eravamo inventati per farci pubblicità». Non c’è modo di verificare le dichiarazioni di Shuster; diversi giornali internazionali hanno infatti descritto Hughes come un noto propalatore di teorie sulla terra piatta.
Michael 'Mad Mike' Hughes tragically passed away today during an attempt to launch his homemade rocket. Our thoughts & prayers go out to his family & friends during this difficult time. It was always his dream to do this launch & Science Channel was there to chronicle his journey pic.twitter.com/GxwjpVf2md
— Science Channel (@ScienceChannel) February 23, 2020