Le mascherine servono a qualcosa contro il coronavirus?
Vanno indossate soprattutto se temete di essere contagiosi, ma non sempre offrono protezione contro virus e batteri
Negli ultimi giorni in molti in tutta Italia hanno iniziato a indossare mascherine chirurgiche o antismog per provare a isolarsi dal nuovo coronavirus (SARS-CoV-2), dopo i numerosi casi di contagio in Italia. In realtà per molte delle maschere in questione non ci sono prove che possano isolare dal coronavirus: «Le mascherine usate in ambito medico non possono proteggere dal nuovo coronavirus, quando sono usate da sole», ha fatto sapere ancora negli ultimi giorni l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di salute.
Inoltre, le mascherine anti-smog – di quelle che negli ultimi tempi sono comparse in alcune grandi città – riescono a bloccare batteri e smog. Non è così per i virus, che invece sono più piccoli: sono generalmente compresi tra 0,02 e 0,3 micrometri, circa 10 volte più piccoli dei batteri.
Anche sulle cosiddette mascherine chirurgiche ci sono dubbi. Qualche tempo fa David Carrington, medico e docente della St George’s University of London, aveva spiegato a BBC News che servono a poco contro i virus perché non coprono a sufficienza il viso, non hanno filtri e lasciano gli occhi esposti: i virus che si trasmettono per via aerea possono entrare anche da lì. L’unico caso in cui possono limitare il rischio di un contagio è quello in cui una persona infetta starnutisca o tossisca vicino a voi: una mascherina può fare da barriera fisica tra le vostre mucose e uno schizzo di saliva. Ma anche in un caso del genere non è detto che il virus non riesca a farsi strada.
L’OMS consiglia di usare le mascherine chirurgiche alle persone che si stanno prendendo cura di un contagiato, come medici, infermieri o persone che stanno a stretto contatto coi malati. Ovviamente, il solo uso delle mascherine non basta: «Le mascherine sono efficaci soltanto se usate in combinazione col frequente lavaggio delle mani con acqua e sapone o sostanze alcoliche», scrive l’OMS.
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Usare mascherine chirurgiche può invece essere una buona precauzione per le persone malate (se non impediscono la respirazione), per ridurre i rischi di contaminazione, ma non è detto che riducano significativamente il rischio di contagiare altre persone.