La Corea del Sud ha alzato l’allerta per il coronavirus al «livello più alto»
La Corea del Sud ha alzato l’allerta per il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) al «livello più alto», a causa del continuo aumento del numero di persone contagiate. Domenica sono stati confermati 169 nuovi casi di contagio, 95 dei quali legali alla congregazione Shincheonji di Gesù, un culto cristiano che in Corea del Sud ha circa 200mila fedeli: il numero totale di casi collegati a questa congregazione è salito a 329.
Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha detto che il paese è in un «momento decisivo» e che i prossimi giorni saranno cruciali nel valutare quanto le misure di contenimento della diffusione del virus stiano funzionando.
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Finora in Corea del Sud sono morte cinque persone per il nuovo coronavirus, mentre più di 600 sono state contagiate. La Corea del Sud è il paese con il numero maggiore di casi confermati al di fuori della Cina, dove le persone contagiate sono più di 76mila.