Come lavarsi le mani per ridurre il rischio di infezioni
È una cosa che dovremmo imparare tutti, e non solo contro il nuovo coronavirus
La diffusione del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) – anche in Italia, con una trentina di casi tra Lombardia e Veneto – può avvenire tramite contagio diretto o indiretto. Il coronavirus si diffonde infatti da persona a persona tramite le piccole gocce che emettiamo con la respirazione, quando tossiamo e quando starnutiamo: nel caso del contagio diretto l’infezione avviene se si è vicini a qualcuno infetto che starnutisce, ad esempio, mentre nel caso del contagio indiretto l’infezione avviene se il virus è presente su oggetti e superfici.
Questi tipi di contagio possono avvenire per tutte le malattie virali, e non solo per il coronavirus: per evitarli è consigliabile adottare una serie di accortezze, a cominciare dal corretto lavaggio delle mani.
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia di lavarsi le mani regolarmente usando il sapone (o del disinfettante a base alcolica), e di farlo per un tempo non inferiore a 40 secondi, in modo da rimuovere con sicurezza il maggior numero possibile di batteri e virus. Le linee guida dell’OMS, riprese anche dal ministero della Salute italiano, prevedono sei passaggi per lavarsi le mani correttamente (si contano a partire dall’immagine numero 2, fino alla 7). Al termine del lavaggio, dopo aver asciugato le mani con una salvietta monouso, l’OMS consiglia di utilizzare la stessa salvietta per chiudere il lavandino, evitando quindi di toccarlo con le mani pulite.