Donald Trump propose indirettamente a Julian Assange la grazia a patto che scagionasse la Russia nel caso delle email rubate, ha detto l’avvocato di Assange
Edward Fitzgerald, avvocato di Julian Assange nel processo che deciderà sulla sua estradizione negli Stati Uniti, ha detto che Dana Rohrabacher, ex membro Repubblicano del Congresso, disse ad Assange che il presidente statunitense Donald Trump sarebbe stato disponibile a concedergli la grazia se avesse detto che la Russia non aveva avuto alcun ruolo nel trafugamento di email del Partito Democratico, avvenuto nel 2016. Fitzgerald ha detto che nel processo – che inizierà la prossima settimana e dovrebbe finire a giugno – ci sarà una testimonianza a riguardo.
Rohrabacher visitò Assange nell’agosto 2017 nell’ambasciata ecuadoriana di Londra. Assange si trova al momento in prigione nel Regno Unito e, se dovesse essere estradato, rischierebbe una condanna massima di 175 anni. La Casa Bianca ha detto che Trump non parlò mai con Rohrabacher di un’eventuale grazia ad Assange.