Come funziona la nuova RC auto familiare

Ora è possibile assicurare un'auto o una moto applicando la classe di merito più vantaggiosa presente nella propria famiglia

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Dal 16 febbraio è in vigore la nuova “RC auto familiare”, una norma che permette di utilizzare la classe di merito assicurativa più vantaggiosa su tutte le assicurazioni per i veicoli utilizzate dallo stesso nucleo familiare. Significa che è possibile applicare la classe di merito di uno dei genitori al motorino utilizzato dal figlio, per esempio, ottenendo così un risparmio sul premio assicurativo pagato ogni anno.

La RC auto familiare può essere utilizzata da tutti i componenti della famiglia conviventi sotto uno stesso tetto, cioè coloro che sono registrati nel cosiddetto “stato di famiglia”, che si può dimostrare tramite un documento rilasciato dal proprio comune di residenza ma può anche essere autocertificato.

La nuova RC auto familiare è stata introdotta dal decreto fiscale approvato dal secondo governo Conte lo scorso dicembre, ed è entrata in vigore il 16 febbraio. Lo scopo principale della norma è allargare le possibilità di richiedere la classe di merito più vantaggiosa già prevista in passato dal cosiddetto “decreto Bersani” del 2007. In particolare sono state aggiunte due nuove possibilità: quella di richiedere la tariffa più vantaggiosa per veicoli di tipologia differente rispetto a quello che ha maturato la classe di merito e la possibilità di poterla richiedere anche per un rinnovo dell’assicurazione e non solamente per l’apertura di un nuovo contratto.

Il primo caso rende possibile, per esempio, utilizzare la tariffa vantaggiosa che un membro del nucleo familiare ha sulla sua auto per assicurare il motorino acquistato da un figlio o una figlia. Normalmente il nuovo contratto dovrebbe appartenere alla classe “CU 14”, e pagare un premio relativamente alto, ma con l’RC auto familiare sarà possibile utilizzare la classe di merito eventualmente più bassa di un altro membro della famiglia, anche se maturata guidando un’automobile.

Il secondo caso permette di abbassare la propria classe di merito in occasione del rinnovo dell’assicurazione, utilizzando quella più conveniente in famiglia, per esempio passando dalla classe precedente a quella del proprio convivente. L’unica condizione è non aver avuto incidenti con responsabilità esclusiva, principale o paritaria nel corso degli ultimi cinque anni.

In questi giorni è in discussione in Parlamento un emendamento che se approvato renderà possibile perdere i benefici della RC auto familiare in caso di incidente. Nella bozza in discussione si prevede di introdurre una clausola che consentirà alle compagnie assicurative, in fase di rinnovo della polizza, di aumentare fino a cinque classi di merito l’assicurazione del beneficiario della RC familiare (per esempio: il figlio con il suo motorino) se quest’ultimo causa un incidente che comporta danni superiori ai 5 mila euro.