Una canzone di Betsy
Prendiamo e andiamocene, senza farla troppo ribelle
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True romance
Non sapevo niente di Betsy, e la bambolaggine bionda che viene promossa – pur con consapevolezza e qualche ironia – rende diffidenti; allora ho guardato le sue cose precedenti e mi sembrano leggerine e non all’altezza di questa canzone recente che invece ha qualcosa, sia nella voce di lei che nel coro, e nel concetto “andiamocene via io e te”, però felici, per partire (tipo Holiday in Spain), piuttosto che ribelli per fuggire (tipo Born to run). Avvisano persino gli amici, prima di andare.
We could hop on a train
We could catch a flight
We could fill up the car
We could leave tonight
Why don’t we pack up our bags
And why don’t we write to our friends
And tell them that it’s not goodbye?
Malgrado l’andamento gospel, lei è gallese, ha studiato Moda a Londra e ha lavorato un po’ da Balenciaga, raccontano le biografie e i comunicati stampa. Poi ha fatto un disco di cose così, buone per l’autoradio certe mattine che si sta andando al mare e non si trova una stazione decente, e allora teniamoci questa un paio di minuti, poi faremo un altro giro tra le frequenze. Vedo che lei rivendica molto i suoi desideri di champagne, cita le sue tette su Facebook e svampa a destra e a manca. Ma una volta che si mette lì a fare una canzone un po’ diversa, le è venuta bene.
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