Rete Ferroviaria Italiana è indagata per l’incidente al Frecciarossa a Lodi
La Procura di Lodi ha iscritto nel registro degli indagati la società Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) per l’incidente al treno Frecciarossa deragliato in provincia di Lodi giovedì scorso, nel quale sono morti un macchinista e un altro ferroviere. Rfi è stata coinvolta in base al decreto legislativo 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle società per i reati commessi dai dipendenti.
Il treno Frecciarossa AV9595, partito da Milano e diretto a Salerno, è deragliato alle 5.34 di giovedì scorso a Ospedaletto Lodigiano, in località Cascina Griona. Le cause esatte dell’incidente sono ancora oggetto di indagine, ma dalle prime ricostruzioni sembra che il problema sia stato un deviatoio – cioè lo scambio, il sistema che permette al treno di deviare il proprio percorso dal tracciato principale a uno alternativo. Lo scambio sarebbe stato lasciato sulla deviazione, quando invece avrebbe dovuto essere in posizione normale, per il tracciato principale.
Mentre viaggiava a circa 300 chilometri orari, quindi, il treno ha deviato verso sinistra lungo un binario che conduce a un deposito dei mezzi di manutenzione.
Oltre alla Rfi, per l’incidente del Frecciarossa sono indagati anche cinque operai che erano arrivati da Piacenza circa un’ora prima dell’incidente per fare un’operazione di manutenzione sul tratto in cui è avvenuto il deragliamento.