Chi è Diodato, in gara a Sanremo
È la sua terza volta al Festival: la prima fu nel 2014 nella categoria "Nuove Proposte" e poi tra i "Big" nel 2018
Diodato è un cantante italiano di 38 anni, in gara stasera al Festival di Sanremo 2020 con la canzone “Fai Rumore”. Il suo nome intero è Antonio Diodato ed è nato ad Aosta ma cresciuto a Taranto, ma ha studiato musica e ha iniziato a suonare tra Roma e la Svezia. Ha cominciato a registrare canzoni e farsi conoscere nella seconda metà degli anni Duemila, finché nel 2014 partecipò a Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” con la canzone “Babilonia”, arrivando secondo dietro a Rocco Hunt.
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Diodato è tornato poi sul palco di Sanremo quattro anni dopo, stavolta tra i “Big”, insieme a Roy Paci con cui ha cantato la canzone “Adesso”, arrivata ottava nella classifica finale. Nel frattempo ha pubblicato tre dischi e ha collaborato con artisti come Daniele Silvestri e Boosta dei Subsonica. Intervistato da Vanity Fair, Diodato ha commentato le recenti polemiche intorno a Sanremo dicendo che «Credo sempre nel valore del confronto, ma credo pure che si stia esagerando», e poi si è espresso anche sulla presenza al Festival di Levante, con cui ha avuto una relazione fino a poco tempo fa, dicendo che «è bello avere lì un’artista come lei, è tra le portatrici sane di talento migliori che abbiamo».
Il testo di “Fai rumore” di Diodato
Sai che cosa penso,
Che non dovrei pensare,
Che se poi penso sono un animale
E se ti penso tu sei un’anima,
Ma forse è questo temporale
Che mi porta da te,
E lo so non dovrei farmi trovare
Senza un ombrello anche se
Ho capito che
Per quanto io fugga
Torno sempre a te
Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te.
E me ne vado in giro senza parlare,
Senza un posto a cui arrivare,
Consumo le mie scarpe
E forse le mie scarpe
Sanno bene dove andare,
Che mi ritrovo negli stessi posti,
Proprio quei posti che dovevo evitare,
E faccio finta di non ricordare,
E faccio finta di dimenticare,
Ma capisco che,
Per quanto io fugga,
Torno sempre a te
Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale tra me e te.
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale,
E non ne voglio fare a meno oramai
Di quel bellissimo rumore che fai.