Le novità di oggi sul nuovo coronavirus
Una persona è morta a Hong Kong, e le condizioni dei due turisti cinesi in Italia si sono aggravate
Una persona è morta a causa del nuovo coronavirus (2019-nCoV) a Hong Kong, lontano dalle zone cinesi più colpite, dopo quella morta nelle Filippine due giorni fa. Il numero dei casi in tutto il mondo è salito a più di 20mila e quello dei morti a 427: lunedì in Cina sono morte 64 persone. Il Comitato permanente dell’ufficio politico del Partito Comunista Cinese, il gruppo con maggiori poteri all’interno del Politburo, l’ufficio politico che controlla e supervisiona il partito, ha ammesso che ci sono stati dei «limiti e delle manchevolezze» nella gestione dell’emergenza nel paese.
Intanto le condizioni delle due persone con nuovo coronavirus che si trovano in Italia – due turisti cinesi, marito e moglie, provenienti da Wuhan – si sono aggravate. Lo ha comunicato l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma, dove la coppia è ricoverata in isolamento. Il peggioramento è dovuto a «una insufficienza respiratoria», simile a quella verificatasi in altri casi; i due pazienti si trovano in terapia intensiva, dove gli è stato fornito un «supporto respiratorio». La prognosi è riservata ma per il momento le loro condizioni sono stazionarie.
All’Istituto Spallanzani si trovano anche venti persone che erano entrate in contatto con la coppia cinese e che però per il momento non hanno sintomi, e undici persone con sintomi simili a quelli del nuovo coronavirus provenienti da zone della Cina in cui ci sono persone infette. Si stanno aspettando i risultati dei test fatti per capire se qualcuno di loro abbia contratto il nuovo coronavirus.
Dopo la parziale ammissione di colpevolezza, in Cina il Comitato permanente ha ordinato che il sistema nazionale per la gestione delle emergenze, molto criticato, venga migliorato. I funzionari che si sono occupati delle prime fasi della diffusione del virus sono stati accusati di averne sottovalutato volontariamente la gravità e di aver cercato di tenere nascoste le notizie in merito. Un medico di Wuhan, la città da cui è partito il contagio, aveva cercato di avvisare i suoi colleghi a proposito della diffusione del virus all’inizio di gennaio, ma era stato accusato di «dire falsità» e la polizia gli aveva ordinato di interrompere questa «attività illegale».
Il Comitato permanente ha anche ordinato una «dura» repressione nei confronti del commercio illegale di animali selvatici, dato che si pensa che sia questa l’origine del contagio del virus agli esseri umani. Secondo uno studio di un gruppo di virologi cinesi pubblicato lunedì su Nature, la fonte del virus sarebbero i pipistrelli – già ritenuti, da uno studio precedente, i mammiferi con le più alte probabilità di diffondere nuovi virus tra gli esseri umani. Il ministero degli Esteri cinesi ha chiesto l’aiuto di altri paesi per distribuire mascherine sanitarie, e tute e occhialini protettivi per il personale medico.
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Le persone infette al di fuori della Cina sono 158, in 23 paesi diversi, oltre che a Hong Kong, Macao e Taiwan. Il paese con il maggior numero dei contagi è il Giappone (20), seguito da Thailandia (19) e Singapore (18). Negli Stati Uniti sono stati registrati 11 casi mentre in Europa ci sono state infezioni in Germania (12), Francia (6), Italia, Regno Unito (2), Belgio, Svezia, Spagna e Finlandia (1): qui c’è un elenco aggiornato con tutti i casi di contagio paese per paese.
In Giappone è stata messa in quarantena una nave da crociera con 3.711 persone a bordo dato che un precedente passeggero, un 80enne di Hong Kong poi rientrato in patria, è risultato infetto dal virus. In Corea del Sud, dove ci sono 16 casi confermati, l’azienda automobilistica Hyundai ha deciso di sospendere, a partire da martedì, le attività nei suoi stabilimenti dato che, secondo l’agenzia di stampa Yonhap, a causa del coronavirus non arrivano componenti necessari per la produzione dalla Cina. Le fabbriche resteranno completamente chiuse dal 7 al 10 o 11 febbraio.
Se si considera solo la Cina, il nuovo coronavirus ha provocato più morti di quelli che causò la SARS tra il 2002 e il 2003: allora i morti furono 349 (774 in tutto il mondo). Tuttavia finora gli effetti del nuovo coronavirus sono meno gravi di quelli della SARS. La persona morta a Hong Kong era un uomo di 39 anni che era stato a Wuhan il 21 gennaio: aveva problemi medici precedenti al contagio con il nuovo coronavirus.
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Da venerdì l’Italia ha anche sospeso tutti i voli da e per la Cina e i 56 cittadini italiani rimpatriati da Wuhan sono stati trasferiti nella cittadella militare della Cecchignola, quartiere alla periferia sud di Roma, dove rimarranno in quarantena per due settimane all’interno del Centro olimpico dell’esercito. Secondo fonti di Repubblica e Ansa al ministero degli Esteri, il 17enne che era stato trattenuto a Wuhan perché aveva la febbre non è risultato positivo al nuovo coronavirus quindi potrà tornare in Italia. Inoltre Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile e commissario per l’emergenza coronavirus, ha annunciato che in tutti gli aeroporti verranno distribuiti termoscanner (strumenti per misurare rapidamente la temperatura corporea), per effettuare controlli sui passeggeri provenienti dall’estero. Nell’aeroporto di Fiumicino, invece, questi controlli verranno effettuati anche sui passeggeri dei voli nazionali.