Le materie della seconda prova della maturità
Anche quest'anno saranno multidisciplinari, con matematica e fisica per lo scientifico e greco e latino per il classico
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha annunciato quali saranno le materie della seconda prova per il prossimo esame di maturità. La seconda prova – al contrario del tema di italiano della prima prova, che è uguale per tutti – cambia da indirizzo a indirizzo: le materie caratterizzano il tipo di scuola (liceo, istituto tecnico o istituto professionale), e ogni anno il ministero dell’Istruzione stabilisce quale sarà oggetto d’esame. Anche quest’anno, come lo scorso anno, la seconda prova sarà multidisciplinare: ci saranno quesiti sia di matematica che di fisica per chi fa lo Scientifico, e una prova di greco-latino per chi fa il Classico.
Per il Liceo Scientifico, le seconde materie saranno Matematica e Fisica, mentre per il Liceo Classico saranno Greco e Latino: gli studenti dovranno tradurre in italiano un testo in greco, fare il confronto con un testo in lingua latina (già tradotto) e rispondere a tre domande su entrambi i brani. Per il Liceo delle Scienze umane, opzione Economico-sociale, le materie saranno Diritto ed Economia politica e Scienze umane.
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Per l’indirizzo Enogastronomia e ospitalità alberghiera, articolazione Enogastronomia, le materie della seconda prova saranno Laboratorio di servizi enogastronomici-cucina e Scienza e cultura dell’alimentazione. All’Istituto per i Servizi per l’agricoltura, le materie saranno Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore ed Economia agraria e dello sviluppo territoriale. Gli studenti dell’Istituto Tecnico per il Turismo avranno Discipline turistiche e aziendali e Lingua inglese, mentre all’Istituto Tecnico con indirizzo Informatica, le materie saranno Sistemi e reti e Informatica.
Inoltre, come già annunciato in una circolare ministeriale lo scorso novembre, ci saranno delle modifiche anche alla prima e alla terza prova: la struttura della prima prova sarà la stessa dell’anno scorso – analisi del testo (tipologia A), testo argomentativo (tipologia B) e tema d’attualità (tipologia C) – ma il ministero ha stabilito che «almeno una delle tracce della tipologia B debba riguardare l’ambito storico».
Cambierà anche l’esame orale, l’ultima prova della maturità; l’anno scorso, per decisione dell’ex ministro Marco Bussetti, all’inizio della prova gli studenti dovevano scegliere fra tre buste preparate dalla commissione d’esame che contenevano materiali utili per poter iniziare il colloquio, come un testo, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta dai libri di testo, un articolo di giornale, o altre cose simili.
È stata confermata l’eliminazione della cosiddetta “tesina”, ma è stato abolito anche il sistema delle buste. Al loro posto ogni commissione esaminatrice predisporrà i materiali di partenza da sottoporre agli studenti in un colloquio multidisciplinare (potranno essere un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema). Il sito del ministero specifica che «il lavoro dei commissari si baserà su quanto studiato dai maturandi nel loro percorso» e che «farà fede il documento predisposto dai docenti di classe». All’inizio della prova, la commissione sottoporrà al candidato «uno spunto» da cui avviare il colloquio.