Le locandine sono tutte uguali?
Non è una vostra impressione: guardate questi collage
Da qualche giorno sta avendo successo su Twitter una serie di tweet del direttore creativo Lee Steffen. Mostrano una cosa più o meno nota a chi bazzica il cinema, ma sempre interessante: certe locandine si assomigliano tantissimo. Nel senso che rispettano certe regole e certi canoni estetici nei colori, nelle posizioni dei protagonisti e nelle scelte grafiche. Il thread ha avuto molto successo, oltre 40mila retweet, ma è solo una sintesi di una selezione fatta nel corso di vari mesi dal francese Christophe Courtois sul suo blog.
Courtois non è il primo ad accorgersi della somiglianza tra tante locandine. Negli anni sono usciti diversi articoli sulla questione, e più la si approfondisce più si trovano esempi e nicchie di cliché e tropi ricorrenti (in Italia, per esempio, vanno forte il bianco e il rosso).
Succede perché con una sola immagine le locandine devono dire e far capire molte cose: appoggiarsi su temi ricorrenti è quindi comodo per chi deve promuovere e (pensa chi le fa) utile perché chi le guarda possa farsi un’idea di come sarà il film. Poi, certo, le cose originali hanno il merito di sorprendere. Restando però sulle locandine tutte uguali, un buon posto per trovare ulteriori sottocategorie sono i commenti al thread di Steffen. Per i più pigri o meno pratici di Twitter, l’ha già fatto Bored Panda.
“Can I copy your homework?”
“Okay, but don’t make it too obvious.” pic.twitter.com/pngEttgCPJ— Chris Gill 〓〓 🇪🇺🇺🇦 (@ninefor22) January 15, 2020