Benedetto XVI ha deciso di rimanere coautore del libro molto critico con i progressisti nella Chiesa e con Papa Francesco
Il papa emerito Benedetto XVI ha deciso di rimanere coautore di Dal profondo del nostro cuore, il libro che nelle scorse settimane aveva causato una polemica interna alla Chiesa cattolica perché contiene critiche molto severe verso la fazione dei progressisti, a cui fa capo Papa Francesco.
Dopo che la pubblicazione di alcuni estratti aveva causato varie polemiche, Monsignor Georg Gänswein – segretario particolare di Benedetto XVI e suo storico collaboratore – aveva confermato che alcuni passaggi critici sulla modifica del celibato dei sacerdoti erano stati scritti dal papa emerito, ma aveva smentito che Benedetto XVI fosse a conoscenza dell’intenzione dell’autore principale Robert Sarah di indicarlo come coautore del libro. Gänswein aveva aggiunto che aveva chiesto agli editori «di togliere il nome di Benedetto XVI come coautore del libro e di togliere anche la sua firma dall’introduzione e dalle conclusioni».
Le cose sono andate diversamente. Il Foglio ha pubblicato la copertina dell’edizione italiana del libro, che uscirà il 30 gennaio ed è stata curata da Cantagalli Editore, e su cui Benedetto XVI appare proprio come coautore. In un’intervista data al Foglio, il direttore editoriale di Cantagalli ha spiegato che il libro contiene un saggio di Sarah e un saggio di Benedetto XVI, e che «l’introduzione e la conclusione sono state scritte dal cardinale Robert Sarah e sono state lette e condivise dal Papa emerito Benedetto XVI».
Ratzinger ha letto e condiviso le parole di Sarah e sulla copertina del libro campeggerà il suo (doppio) nome – di @matteomatzuzzi https://t.co/EmyafZ3P5j pic.twitter.com/j5Wvfvtph6
— Il Foglio (@ilfoglio_it) January 23, 2020
In un primo momento si era ipotizzato che alcuni collaboratori di Benedetto XVI o Robert Sarah – che appartengono alla fazione dei conservatori – avessero voluto mettere in difficoltà Papa Francesco utilizzando la fama e la notorietà del papa emerito, a sua insaputa. Il fatto che Benedetto XVI sia rimasto coautore e che abbia «condiviso» tutti i testi del libro, però, fa pensare che fosse a conoscenza dei suoi contenuti e del relativo progetto editoriale da prima della polemica.