Le vecchie edizioni di “Il signore degli anelli” sono state ritirate dal commercio
Su richiesta della prima traduttrice, che per via di una disputa con Bompiani ha anche querelato il nuovo traduttore
Dal 13 gennaio se andate in una libreria e chiedete una copia di Le due torri o Il ritorno del re – la seconda e la terza parte di Il signore degli anelli – non ne troverete, se non in una versione usata. Le edizioni pubblicate finora infatti sono state ritirate dal commercio su richiesta della prima traduttrice del romanzo, Vittoria Alliata, che da tempo porta avanti una disputa con la casa editrice Bompiani, unica detentrice dei diritti di pubblicazione delle opere di J.R.R. Tolkien in Italia.
Tutta la vicenda, dall’inizio alla fine, è iniziata nel 2018 ed è piuttosto complessa. In parte è dovuta al fatto che, alla scadenza del contratto grazie al quale Bompiani pubblicava le traduzioni di Alliata, la casa editrice non lo aveva rinnovato, anche se avrebbe dovuto farlo dato che continuava a vendere le vecchie edizioni. Beatrice Masini, direttrice di Bompiani, aveva spiegato che era stata «una svista», in una lettera al Giornale pubblicata un anno fa, e aveva cercato di trovare un accordo con Alliata per rinnovarlo e continuare a proporre ai lettori la prima traduzione del romanzo di Tolkien.
Nelle tensioni tra la casa editrice e Alliata che hanno portato al ritiro delle vecchie edizioni c’entra anche la nuova traduzione di La compagnia dell’anello, la prima parte di Il signore degli anelli, che Bompiani ha pubblicato lo scorso ottobre. Alliata ha querelato Ottavio Fatica, poeta e autore della nuova traduzione, per via di alcune critiche al suo lavoro. Ha querelato anche la giornalista e scrittrice Loredana Lipperini, per via di una domanda che aveva fatto allo stesso Fatica durante un’intervista per Repubblica, cioè «La traduzione precedente è stata molto criticata: a ragione?». A margine di tutta la storia ci sono anche gli storici dibattiti sui romanzi di Tolkien e le critiche di parte degli impallinati di quest’autore alla traduzione di Fatica.
Una ricostruzione dettagliata della vicenda è stata pubblicata il 18 gennaio sul blog Cercatori di Atlantide. Dopo una premessa il post, scritto da Gloria Comandini, inizia così:
Vittoria Alliata è stata la prima traduttrice de Il signore degli anelli, libro che ha affrontato all’età di 15/17 anni. La sua traduzione de La compagnia dell’anello è stata pubblicata da Astrolabio nel 1967. Tuttavia, questa edizione vendette pochissimo, e pochi anni dopo i diritti passarono a Rusconi. Questa casa editrice si avvalse della traduzione di Vittoria Alliata, facendola tuttavia revisionare ampiamente da Quirino Principe, prima di pubblicarla nel 1970.
Nei cinquant’anni successivi, l’edizione de Il signore degli anelli sarebbe passata nelle mani della Bompiani e sarebbe stata sottoposta, ciclicamente, a ulteriori piccole revisioni. Quando, nel 1974, era ancora nelle mani di Rusconi l’opera avrebbe subito una revisione in cui si sostituiva la parola gnomo con elfo, per esempio. Invece, nel 2003 Bompiani pubblicherà una nuova edizione con l’aiuto della Società Tolkieniana Italiana, sempre con la traduzione Alliata-Principe, ma in cui erano stati corretti diversi refusi e orchetti veniva sostituito con orchi. Recentemente, Bompiani ha ingaggiato un traduttore professionista, Ottavio Fatica, per ri-tradurre Il signore degli anelli. La storia editoriale è riportata anche in questo articolo di Claudio Testi.
Il 29 aprile 2018 è uscita su La Repubblica un’intervista a Ottavio Fatica, firmata da Loredana Lipperini. In questa intervista, la Lipperini chiede a Fatica se le precedenti critiche alla traduzione “storica” de Il signore degli anelli abbiano ragione di esistere. Fatica sottolinea che Alliata aveva fatto un lavoro ottimo per la sua giovane età, ma che comunque alcune sue scelte stilistiche sono discutibili e, alla luce dell’attuale teoria della traduzione, dei veri e propri errori. Fatica qui usa un’espressione iperbolica per parlare del lavoro di Alliata: «Ecco, bisognava pur rendersi conto che non era possibile correggere cinquecento errori a pagina per millecinquecento pagine».
Successivamente, al Salone del Libro di Torino del 2018, Fatica ribadisce che la traduzione di Alliata, per quanto impresa impressionante, ha dei problemi. In particolare, Fatica parla dello stilema della Alliata di tradurre una singola parola inglese con una coppia di parole italiane. Secondo Fatica questo non sarebbe un problema in sé, solo che dà l’impressione che queste coppie siano uno stilema di Tolkien, laddove invece sono opera della Alliata.
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Le edizioni di La compagnia dell’anello, Le due torri e Il ritorno del re nella traduzione di Vittoria Alliata sono o saranno ritirate dalle librerie e distrutte. Dal prossimo aprile però si potrà acquistare Le due torri nella traduzione di Ottavio Fatica, e da quest’estate anche Il ritorno del re.