La sfilata di Valentino, fatta con notti insonni
Come ha raccontato il direttore creativo Pierpaolo Piccioli nel presentarla a Parigi
Valentino ha presentato a Parigi la collezione di haute couture, cioè l’alta moda francese, per la primavera/estate 2020. Il direttore creativo Pierpaolo Piccioli ha spiegato sui social che «è stata ispirata dal mistero del mondo inconscio perché a volte quello che nascondiamo può essere la forza più grande» e ha ringraziato, come al solito, tutte le persone del suo atelier per «la passione, le lacrime, le notti insonni, la stanchezza negli occhi e nelle mani» con cui hanno reso possibile la sfilata.
Gli abiti erano raffinatissimi e dai tagli rigorosi, con gonne strette e lunghe che si aprivano sulle caviglie, corpetti rigidi, cappe, orecchini giganti; tra i colori predominavano il nero, il rosso e il bianco, con l’aggiunta di glicine, verde acido e blu elettrico. Hanno sfilato, come sempre, alcune modelle particolarmente care a Piccioli, come Kaia Gerber, la figlia di Cindy Crawford, e la sud-sudanese Adut Akech, che ha chiuso la sfilata. Era presente anche la modella belga Hannelore Knuts, diventata famosa negli anni Novanta, con un abito rosso Valentino e una corona di corallo.
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Era presente anche il fotografo Paolo Di Paolo, che aveva documentato una sfilata di Valentino a Capri nel 1967 e che è stato invitato a fare lo stesso in questa occasione.
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