Centinaia di migranti hanno attraversato un fiume tra Guatemala e Messico
Hanno cercato di forzare il blocco imposto dai militari su un ponte di confine, e ci sono stati scontri
Centinaia di migranti provenienti dall’Honduras e da altri paesi del Centro America sono entrati nel fiume Suchiate e hanno attraversato il confine tra Guatemala e Messico forzando il blocco dei militari della Guardia Nazionale imposto all’altezza del ponte Rodolfo Robles che collega Tecun Uman con Ciudad Hidalgo. La carovana, composta da almeno 2mila persone tra cui donne, bambini e anziani, era partita lo scorso 15 gennaio dall’Honduras e attraverso una delegazione aveva chiesto di poter entrare in Messico per proseguire poi liberamente il viaggio verso il confine con gli Stati Uniti. Le autorità messicane avevano risposto chiudendo il ponte Rodolfo Robles, schierando le forze militari e gli agenti in assetto antisommossa. Dopo diverse ore di tensione e stallo, i migranti hanno forzato in massa i blocchi e hanno attraversato il confine guadando il fiume in un punto in cui le acque sono poco profonde.
I militari della Guardia nazionale messicana sono intervenuti con scudi antisommossa cercando di impedire ai migranti di arrampicarsi sulle rive, ma sembra che alcuni di loro ci siano riusciti e che siano dunque entrati nel paese. Molti di loro sono invece rimasti dalla parte del fiume che appartiene all’Honduras. Ci sono stati diversi scontri: BBC dice che la polizia avrebbe utilizzato dei gas lacrimogeni e che alcuni migranti avrebbero risposto lanciando dei sassi.
L’amministrazione di Donald Trump – eletto anche grazie alla promessa di costruire un muro al confine per separare gli Stati Uniti dal Messico – ha peggiorato la situazione dei migranti, aumentando i controlli nei punti di passaggio: le lunghe attese nelle pericolose città messicane convincono molti a tentare di entrare illegalmente attraversando zone desertiche o guadando i fiumi. Lo scorso luglio Guatemala e Stati Uniti hanno firmato un accordo che obbliga i migranti che passano dal Guatemala per andare verso nord, a richiedere protezione prima in quel paese. L’accordo serviva a limitare le richieste di asilo statunitensi provenienti dall’America centrale.