L’Iran ha arrestato un numero non precisato di persone per l’abbattimento dell’aereo ucraino
L’Iran ha arrestato un numero non precisato di persone per l’abbattimento dell’aereo dell’Ukraine International Airlines, precipitato la mattina dell’8 gennaio a Teheran dopo essere stato colpito da un missile. Il regime iraniano aveva ammesso di averlo abbattuto soltanto l’11 gennaio, sostenendo che si sia trattato di un errore umano: un operatore incaricato di gestire il sistema delle difese aeree avrebbe scambiato il volo 752 per un missile balistico statunitense e, non riuscendo a comunicare subito con i suoi superiori, avrebbe deciso di lanciare a sua volta un missile per intercettarlo.
Il regime aveva inizialmente parlato di un guasto tecnico e, dopo l’ammissione dell’abbattimento, migliaia di persone avevano protestato a Teheran e in altre città dell’Iran accusando il regime di avere mentito per giorni negando la propria responsabilità.
La notizia degli arresti è stata data dal portavoce della magistratura Gholamhossein Esmaili, che ha detto che «è in corso un’ampia indagine e alcune persone sono state arrestate». Sempre oggi il presidente iraniano Hassan Rouhani ha definito l’incidente «un errore imperdonabile» e detto che «la magistratura dovrebbe mettere insieme un tribunale speciale con un giudice di alto grado e una decina di esperti» per fare chiarezza sull’accaduto: «Questo non è un caso ordinario, il mondo intero osserverà il tribunale».
Leggi anche: Cosa rimane di dieci giorni di quasi guerra