È morto a 84 anni il giornalista Giampaolo Pansa
È morto a 84 anni Giampaolo Pansa, famoso giornalista italiano presente nell’informazione italiana per mezzo secolo con ruoli importanti di reporter e opinionista. Era di Casale Monferrato, aveva iniziato la carriera alla Stampa all’inizio degli anni Sessanta, per poi lavorare anche al Messaggero e al Corriere della Sera, e a Repubblica dalla fondazione, diventandone anche vicedirettore. Nel suo ruolo di commentatore divenne noto e apprezzato per i toni irridenti e sprezzanti nei confronti degli obiettivi delle sue critiche; in quello di reporter per la capacità di osservazione e teatralizzazione del racconto (è famosa tra le sue tante cronache italiane quella della frana del Vajont). In questo millennio si era dedicato a una serie di libri critici nei confronti dei crimini compiuti dai partigiani durante la Resistenza e dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale: le sue rivalutazioni delle vite e delle condotte di diversi fascisti gli avevano guadagnato nuove simpatie tra i lettori di destra e lo avevano spinto a ulteriori critiche nei confronti della sinistra italiana. Questo favorì un suo rapporto nell’ultimo decennio con i quotidiani Libero e La Verità: alla fine del 2019 era però tornato a scrivere per il Corriere della Sera.
Se ne è andato Giampaolo #Pansa sbagliato ricordarlo per le polemiche, è stato un grande maestro di come si raccontano le cose: amore per i dettagli, osservazione minuziosa e una passione sconfinata per il mestiere. Che la memoria sia generosa e la terra lieve
— Mario Calabresi (@mariocalabresi) January 12, 2020
È morto Gianpaolo Pansa, un grandissimo cronista che capiva poco di politica. Sono addolorato.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) January 12, 2020
Giampaolo #Pansa è stato uno dei migliori cronisti di sempre. Attenzione al dettaglio, umanità, racconti perfetti. Sul resto si può e si deve discutere, ma andrebbe ricordato prima di tutto come un maestro di giornalismo.
— marco imarisio (@marcoimarisio) January 12, 2020