I passaporti più potenti del mondo nel 2020
Quelli che permettono di visitare più paesi senza bisogno del visto, elencati come ogni anno da una società di consulenza canadese
Arton Capital, una società canadese di consulenza che aiuta investitori e stati a gestire le questioni legate alla cittadinanza, ha compilato come ogni anno la sua classifica dei passaporti più potenti del mondo: cioè quelli che consentono di visitare più paesi senza richiedere il visto d’ingresso. Il “Passport Index” prende in considerazione 193 paesi dell’ONU, più sei territori autonomi che emettono il passaporto per i propri cittadini, per un totale di 199 paesi.
Per ognuno di questi, Arton Capital ha contato quanti stati si possono visitare senza richiedere il visto d’ingresso; poi ha verificato il numero di paesi nei quali si può entrare semplicemente compilando il modulo per il visto all’ingresso nel paese. Si intende, ovviamente, per soggiorni brevi e medi, sotto una soglia di giorni che varia di paese in paese, in genere tra i 15 e i 90.
Questi due valori, sommati, rappresentano l’indice di potenza del passaporto: e al primo posto nella classifica c’è lo stesso paese del 2020, cioè gli Emirati Arabi Uniti, i cui cittadini non hanno bisogno del visto in ben 179 stati. È un vantaggio piuttosto recente, frutto di una serie di accordi stretti soprattutto nel 2018 e nel 2019.
Rispetto all’anno scorso, quasi tutti i paesi nelle prime posizioni hanno aggiunto tra le cinque e le dieci destinazioni a quelle visitabili senza bisogno di richiedere il visto in anticipo. Singapore, che ha aumentato meno questo numero, è uscito infatti dalle prime posizioni (era secondo).
Alcune curiosità: l’Italia è più avanti della Francia nella classifica perché i suoi cittadini non hanno bisogno del visto anticipato per entrare in Pakistan. È sotto la Spagna, però, perché gli spagnoli possono fare lo stesso in Mongolia. Confrontando il passaporto italiano con quello statunitense, ci sono molte differenze: in particolare, gli italiani non hanno bisogno di richiedere il visto per entrare in Pakistan, Iran e Venezuela (anche se per esempio in Iran è consigliato farlo prima, per evitare brutte sorprese).
I paesi in cui serve fare il visto in anticipo con passaporto italiano, senza nemmeno una soglia di giorni sotto al quale non è necessario, sono: Afghanistan, Algeria, Benin, Bhutan, Burundi, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Cina, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Iraq, Liberia, Libia, Mali, Mongolia, Nauru, Niger, Corea del Nord, Russia, Sud Sudan, Siria, Turkmenistan e Yemen.
Per quanto riguarda i paesi i cui passaporti consentono meno mobilità, la lista è molto simile a quella dell’anno scorso: le ultime dieci posizioni sono occupate interamente da paesi africani e del Medio Oriente. Per i cittadini dell’ultimo in classifica, l’Afghanistan, è permesso l’ingresso senza visto soltanto in cinque paesi del mondo: la Dominica, Haiti, la Micronesia, Saint Vincent e Grenadine e la Costa d’Avorio.
Arton Capital ha poi compilato un’ultima lista: quella dei paesi più accoglienti del mondo, cioè che non richiedono il visto per i cittadini provenienti dal maggior numero di paesi, o che richiedono soltanto quello ottenibile all’arrivo.
Al primo posto ci sono la Bolivia, la Cambogia, l’Unione delle Comore, la Costa d’Avorio, Gibuti, l’Etiopia, il Gabon, la Guinea, la Guinea-Bissau, il Lesotho, Malawi, le Maldive, la Micronesia, il Mozambico, la Nigeria, il Qatar, il Ruanda, Samoa, le Seychelles, la Somalia, Timor Est e Tuvalu, con 198. L’Italia è nel gruppo di paesi che occupa la 52esima posizione, con 93 paesi che non necessitano del visto anticipato. Gli Stati Uniti sono al 78esimo posto, con 44 paesi.