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  • Sabato 11 gennaio 2020

È finita la crisi politica in Irlanda del Nord

Dopo tre anni di stallo, i due principali partiti nordirlandesi hanno trovato l'accordo per appoggiare il governo dell'unionista Arlene Foster

La leader del DUP, Arlene Foster (Charles McQuillan/Getty Images)
La leader del DUP, Arlene Foster (Charles McQuillan/Getty Images)

Dopo tre anni di stallo, in Irlanda del Nord è stato trovato un accordo per formare un nuovo governo e riprendere l’attività del parlamento. I due principali partiti politici nordirlandesi, gli unionisti del Partito Democratico Unionista (DUP) e i repubblicani del Sinn Féin, hanno raggiunto un’intesa dopo nove mesi di negoziati, e sabato hanno nominato Arlene Foster, leader del DUP, prima ministra. Il viceprimo ministro sarà invece Michelle O’Neill, del Sinn Féin.

L’ultimo governo nordirlandese, basato su un accordo tra i due partiti, era caduto nel 2017 dopo che il vice primo ministro Martin McGuinness (del Sinn Féin) si era dimesso in polemica con Foster, colpita da uno scandalo sugli incentivi per le energie rinnovabili approvati quando era ministra per il Commercio. Il Sinn Féin e il DUP non erano riusciti ad accordarsi per un nuovo governo, il parlamento era stato sciolto ed erano state convocate nuove elezioni, che però non avevano risolto la situazione.

L’assenza di un governo per tre anni ha provocato parecchi problemi all’Irlanda del Nord. Nonostante sia parte del Regno Unito, l’Irlanda del Nord ha un alto livello di autonomia per quanto riguarda tasse, salute e istruzione.

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