Il Libano ha vietato a Carlos Ghosn di lasciare il paese
Le autorità giudiziarie del Libano hanno vietato all’ex capo di Nissan e Renault, Carlos Ghosn, di lasciare il paese, dove si trova dallo scorso 29 dicembre. Ghosn era riuscito a scappare in maniera piuttosto rocambolesca dal Giappone in cui si trovava in libertà vigilata in attesa di essere processato per le accuse di aver deliberatamente sottostimato i propri compensi nei report alle autorità di borsa e di aver utilizzato beni aziendali a fini personali quando era a capo di Nissan.
Associated Press scrive, citando una fonte delle autorità libanesi, che la decisione è arrivata dopo che Ghosn giovedì era stato interrogato per due ore a proposito delle accuse che gli sono state rivolte in Giappone. A Ghosn sarebbe stato anche chiesto di consegnare il passaporto francese che avrebbe con sé: questa notizia avvalorerebbe la tesi finora non confermata secondo cui il manager brasiliano al momento della fuga avesse con sé una copia del suo passaporto francese (l’originale e i suoi due altri passaporti – brasiliano e libanese – gli erano stati confiscati dalle autorità giapponesi). Secondo Associated Press, Ghosn avrebbe consegnato il passaporto dicendo di non avere nessuna intenzione di lasciare il Libano. Su di lui in questo momento c’è un mandato di cattura internazionale emesso dal Giappone, a cui è seguita una red notice dell’Interpol, ovvero una richiesta di localizzare, arrestare ed estradare un criminale o sospetto tale.