Santi Cappellani ha lasciato il Movimento 5 Stelle
Il parlamentare Santi Cappellani ha lasciato il Movimento 5 Stelle, con cui nel 2018 era stato eletto alla Camera dei Deputati. Cappellani, che è nato a Catania e ha 29 anni, ha inviato una lettera indirizzata al leader Luigi Di Maio e al capogruppo Davide Crippa e riportata dal quotidiano La Sicilia, in cui ha detto che «non avrebbe senso rimanere in una squadra in cui non ci si riconosce più», spiegando di avvertire da tempo la frustrazione di «non potere rappresentare il termine di cui ci fregiamo», (cioè quello di portavoce) e «di non potere più rispondere ai territori per non minare gli equilibri di questo o quel governo».
«Ci siamo imborghesiti, siamo finiti in una spirale di autoreferenzialità» ha scritto Cappellani a proposito del M5S, e ha aggiunto una critica alla gestione del movimento in Sicilia: «È in preda all’anarchia, non vi è una linea comune, molto spesso, e senza confronto, vengono prese posizioni contro i nostri stessi alleati di governo e contro le azioni dei nostri stessi ministri. Gli amministratori locali sono abbandonati a se stessi. E mi fermo qui».
Cappellani fa parte di una decina di deputati del M5S in ritardo con la restituzione di una parte delle indennità parlamentari percepite (il regolamento del movimento prevede che ogni parlamentare restituisca un minimo di 2mila euro al mese da investire in progetti e donazioni, oltre a 300 euro da destinare invece allo sviluppo della piattaforma Rousseau). In particolare Cappellani non verserebbe nessun rimborso da circa un anno. Nei giorni scorsi aveva spiegato il suo ritardo dicendo di essersi dimenticato la password per accedere al sito dove effettuare i rimborsi. «Mi era già capitato lo scorso anno – aveva detto – e ora non riesco ad accedere alle pagine che servono per caricare i bonifici». Martedì pomeriggio è prevista una riunione del cosiddetto collegio dei probiviri del Movimento – Raffaella Andreola, Jacopo Berti e Fabiana Dadone – per decidere sui provvedimenti da prendere nei confronti dei parlamentari morosi.
La decisione di Cappellani arriva dopo che nelle ultime settimane diversi altri deputati e senatori hanno lasciato il M5S. Gli ultimi sono stati i deputati Nunzio Angiola e Gianluca Rospi, ma il caso di cui si è parlato di più è stato quello di Lorenzo Fioramonti, che aveva anche lasciato la carica di ministro dell’Istruzione. Il senatore Gianluigi Paragone, invece, è stato espulso dal Movimento, su decisione dei probiviri.