In Austria si è insediato il nuovo governo di coalizione formato dal Partito popolare austriaco e dai Verdi
Martedì in Austria si è insediato il nuovo governo di coalizione formato dal Partito popolare austriaco (ÖVP) e dai Verdi. L’accordo tra i due partiti è arrivato al termine di lunghe trattative, dopo che alle elezioni di fine settembre nessun partito aveva ottenuto i voti sufficienti per governare da solo.
L’ÖVP, storico partito di centrodestra portato su posizioni molto radicali dal suo leader, Sebastian Kurz, aveva preso il 37 per cento dei voti, mentre i Verdi – ambientalisti – erano tornati in Parlamento ottenendo quasi il 14 per cento dei voti. L’accordo è stato ufficializzato il 4 gennaio, dopo la sua approvazione da parte del congresso federale dei Verdi.
In base all’accordo, Kurz è diventato nuovo cancelliere, mentre Werner Kogler, leader dei Verdi, è stato nominato vice-cancelliere. Ai Verdi sono andati quattro ministeri, tra cui quello dell’Ambiente e quello della Giustizia, mentre al partito di Kurz sono andati dieci ministeri, tra cui Interno, Difesa ed Economia.
Kurz, che ha 33 anni, è già stato cancelliere dell’Austria dalla fine del 2017 allo scorso maggio, quando era caduto il governo di coalizione tra il Partito popolare austriaco e il Partito della libertà austriaco (FPÖ), un partito di estrema destra molto calato nei consensi alle ultime elezioni. La crisi di governo era stata causata da uno scandalo che aveva colpito il leader dell’FPÖ, Heinz-Christian Strache. Strache era stato ripreso con una telecamera nascosta mentre prometteva di far vincere appalti in cambio di denaro a una sedicente nipote di un oligarca russo.