In Croazia c’è il ballottaggio delle elezioni presidenziali
La presidente uscente Kolinda Grabar-Kitarović rischia, visto che al primo turno era arrivato davanti l'ex primo ministro Zoran Milanović, socialdemocratico
In Croazia si sta votando per eleggere il nuovo presidente con un ballottaggio tra i candidati dei due principali partiti del paese, il Partito Socialdemocratico di Croazia, di centrosinistra, e l’Unione Democratica Croata, di centrodestra. Al primo turno, il 22 dicembre, l’ex primo ministro socialdemocratico Zoran Milanović aveva ottenuto il 29,6 per cento dei voti, il miglior risultato tra gli 11 candidati alle elezioni; aveva superato anche la presidente uscente, la conservatrice Kolinda Grabar-Kitarović, che si era fermata al 26,7 per cento.
I sondaggi non danno un risultato chiaro per il secondo turno, anche se alcuni prevedono un lieve vantaggio per Grabar-Kitarović, che è stata anche la prima presidente donna del paese. I sondaggi riguardo alla popolarità dei partiti danno avanti, anche se di poco, l’Unione Democratica Croata. I primi risultati del ballottaggio si sapranno intorno alle 20, un’ora dopo la chiusura dei seggi.
In campagna elettorale Milanović – primo ministro dal 2011 al 2016 – ha detto che si impegnerà a contrastare la corruzione che sarebbe aumentata dopo la fine del suo governo, mentre i conservatori lo hanno criticato per l’aumento del debito pubblico durante i suoi anni al potere.
In Croazia il presidente ha più che altro un ruolo cerimoniale: non può imporre veti sulle leggi, anche se può esprimersi in materia di politica estera, difesa e questioni di sicurezza nazionale. Il nuovo mandato presidenziale inizierà a febbraio, mentre in autunno si terranno le elezioni parlamentari. Il primo gennaio la Croazia ha assunto, per la prima volta dopo l’entrata nell’Unione Europea del 2013, la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea.