La Chiesa Metodista Unita ha un piano per dividersi
Dopo anni di dibattito interno sull'omosessualità la parte più conservatrice si staccherà da quella progressista, più grande
Venerdì la Chiesa Metodista Unita, la seconda più grande chiesa cristiana protestante degli Stati Uniti, ha annunciato un piano per dividersi per via delle «fondamentali differenze» di opinione che ci sono tra i suoi membri a proposito dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e dell’omosessualità in generale.
La Chiesa Metodista Unita – che ha 7 milioni di fedeli negli Stati Uniti, sui 13 milioni complessivi –aveva stabilito nel 1972 che «la pratica dell’omosessualità» era «incompatibile con l’insegnamento cristiano», ma le singole parrocchie che la compongono avevano seguito negli anni pratiche diverse e contrastanti tra loro. In alcune chiese i membri del clero si erano addirittura dichiarati omosessuali dal pulpito, e in molti casi avevano celebrato matrimoni tra persone dello stesso sesso; in altre invece i pastori continuavano a predicare che l’omosessualità fosse un peccato. Per questo da anni c’era un intenso dibattito sul tema.
Secondo l’accordo annunciato venerdì, il nome di Chiesa Metodista Unita verrà conservato dalla parte più progressista della chiesa, mentre quella più conservatrice creerà una nuova denominazione che continuerà a vietare i matrimoni tra persone dello stesso sesso e il sacerdozio di uomini e donne omosessuali. Nonostante lo scorso febbraio la maggioranza dei delegati che parteciparono alla Conferenza generale della chiesa di St. Louis, in Missouri, avesse votato per la linea più tradizionalista, è probabile che la maggior parte delle parrocchie e dei fedeli americani non si uniranno alla chiesa più conservatrice: secondo un sondaggio del 2014 del Pew Research Center, sei metodisti americani su dieci pensano che l’omosessualità debba essere accettata e quasi la metà è a favore dei matrimoni omosessuali. In generale la linea tradizionalista è preferita dai membri africani e asiatici della Chiesa Metodista Unita.
L’accordo sulla separazione riguarda soprattutto aspetti economici, come la divisione delle proprietà della Chiesa e le pensioni dei membri del clero. La nuova Chiesa, quella più conservatrice, otterrà 25 milioni di dollari dalla Chiesa Metodista Unita.