Vi ricordate di Lenny Belardo?
Era l'affascinante ma controverso Papa interpretato da Jude Law in "The Young Pope": un ripasso di eventi e personaggi di quella serie, ora che "The New Pope" sta per arrivare su Sky
Tra l’ottobre e il novembre 2016 andarono in onda su Sky i dieci episodi di The Young Pope, la prima serie scritta e diretta dal premio Oscar Paolo Sorrentino, che ora ha proseguito quel racconto con una nuova serie: The New Pope, che dal 10 gennaio sarà in onda su Sky. The Young Pope ruotava intorno alla figura del giovane Papa statunitense Lenny Belardo, che dopo un complicato inizio dava una notevole svolta al suo papato. La serie finiva con un malore di Belardo, lasciando molte cose in sospeso. Visto che sono passati tre anni, un ripasso di quello che succedeva nella prima stagione.
Nei primi sette minuti del primo episodio di The Young Pope si susseguono immagini, senza parole. Lenny Belardo, il giovane cardinale statunitense appena diventato Papa, si sveglia da uno strano sogno, si prepara e cammina in mezzo ad alcuni membri della Chiesa per palesarsi davanti alla folla in attesa. Esordisce con «ciao Roma, ciao mondo» e aggiunge: «Io servo Dio, io servo voi». Fin qui tutto bene, insomma. Poi prosegue con una serie di dichiarazioni notevolmente progressiste sull’aborto, il sesso e il sacerdozio, maschile e femminile. Ma è tutto uno strano sogno, anche quello.
La realtà, come si scopre poco dopo, è che Belardo è in effetti diventato il primo Papa americano e ha deciso di farsi chiamare Pio XIII, scegliendo cioè di seguire a Pio XII, Papa tra il 1939 e il 1958. Oltre a farsi notare per bellezza e giovinezza (almeno relativamente al suo essere Papa), Pio XIII è da subito un personaggio ambiguo e pieno di contraddizioni, rude con gli assistenti, drastico nell’esposizione delle sue idee, amante dell’arte e legato ad alcuni piccoli riti quotidiani. Un personaggio certamente intrigante e fascinoso, ma anche tremendamente difficile per chi deve averci a che fare. Non facendo di certo piacere a Sofia Dubois, responsabile del marketing e della comunicazione per il Vaticano, Pio XIII decide di non mostrarsi apertamente in pubblico, per aumentare il mistero intorno alla sua figura.
Pio XIII è stato eletto al conclave perché ritenuto manipolabile da alcuni cardinali, ma ci vuole poco per capire che quei cardinali si sbagliavano. Tra quelli che ci sono rimasti male per la sua “elezione al soglio pontificio” c’è il cardinale Spencer, che ne era stato mentore e che si aspettava di essere eletto lui Papa. Spencer è così deluso dal non essere diventato Papa da tentare persino il suicidio, ma viene fermato appena in tempo.
Il nuovo Papa non fa niente per compiacere o assecondare quello che sarebbe dovuto essere il suo principale assistente, il cardinale Voiello, interpretato da Silvio Orlando. Voiello è il segretario di Stato vaticano, tifosissimo del Napoli (ai tempi aveva una maglia di Gonzalo Higuain, nel frattempo passato alla Juventus: chissà come l’avrà presa) e abilissimo nelle manovre politiche, a suo dire fatte per il bene della Chiesa. Oltre a snobbare Voiello, Pio XIII sceglie di nominare come sua segretaria Suor Mary, la suora – interpretata da Diane Keaton – che lo aveva cresciuto dopo che, quando aveva sette anni i genitori, lo avevano abbandonato in orfanotrofio. C’è un momento in cui Pio XIII confessa a un prete di non credere in Dio, salvo poi ritrattare dicendo che scherzava. Ma Pio XIII è un Papa di cui, almeno agli spettatori, viene in effetti da chiedersi se creda in Dio, se non ci creda o se ci creda solo nei giorni pari, riservandosi qualche dubbio per quelli dispari.
Nei primi giorni del suo nuovo papato, Pio XIII inizia una sorta di sfida contro Voiello, deluso dal fatto di non poter manipolare quanto avrebbe voluto il nuovo Papa. Si capisce anche che Suor Mary è quantomeno spaesata dallo scoprire che, rispetto a come se lo ricordava lei, Belardo è molto cambiato, ed è incredibilmente meno innocente. Stando letteralmente in penombra, Pio XIII fa il suo primo discorso ai fedeli: un discorso duro e dogmatico (l’opposto di quello del suo sogno di inizio stagione, diciamo) che viene mal accolto da molti, dentro e fuori il Vaticano. In tutto questo, si continua a non capire quanto, come e addirittura se Pio XIII creda in Dio.
Tra tanti non-amici, Pio XIII conosce Esther, la moglie di una guardia svizzera rimasta colpita dal suo discorso. Esther gli confessa di voler avere un bambino, ma di non riuscire in nessun modo a rimanere incinta. Un altro personaggio vicino a Pio XIII è il vescovo Bernardo Gutierrez: Voiello sa che Gutierrez ha problemi di alcolismo e quindi lo ricatta, obbligandolo a raccontargli tutto ciò che sa su Pio XIII, che tra le altre cose continua a dire a Gutierrez di fare fatica a trovare Dio.
Mentre Voiello continua a tramare, per esempio ricattando Esther per far sì che provi a sedurre il Papa, Pio XIII chiede a Gutierrez di occuparsi di un caso di pedofilia che riguarda un noto cardinale statunitense. Voiello riesce a ottenere delle foto ambigue e possibilmente compromettenti di Esther e del Papa (che comunque aveva resistito), ma sceglie di non renderle pubbliche consegnandole invece a Suor Mary. L’evento si rivela utile per una sorta di riavvicinamento tra Pio XIII e Voiello. Segue, più o meno a metà stagione, un momento in cui il Papa fa capire di aver ben chiare le macchinazioni che da tempo Voiello sta facendo alle sue spalle. Pio XIII riunisce quindi i cardinali e dice loro esplicitamente di volere un «fanatismo verso Dio», perché, sostiene lui «il fanatismo è amore».
Passati nove mesi di pontificato, si vede che Esther è riuscita ad avere un bambino e avviene il primo incontro tra Pio XIII e il presidente del Consiglio italiano, interpretato da Stefano Accorsi. È un incontro strano, in cui Pio XIII fa diverse richieste, tra cui l’abolizione del diritto al divorzio e all’aborto. Seguono però momenti in cui il Papa cambia idee su alcuni suoi approcci e infine sembra cedere, volendo rinunciare al papato. Ma non lo fa, anche grazie a Suor Mary, che lo invita a desistere. Intanto muore in Honduras il cardinale Andrew Dussolier, amico d’infanzia di Pio XIII, anche lui con un rapporto alquanto complicato con la fede.
A tre episodi dalla fine della stagione, arriva il primo viaggio pastorale di Pio XIII, in Africa. Intanto si avvicinano anche Suor Mary e Voiello, di certo per via dei comuni interessi nei confronti di una sorta di bene superiore della Chiesa, ma forse anche per affinità di diverso tipo. Al termine del viaggio in Africa di Pio XIII capita – come diverse altre volte durante The Young Pope – che qualcosa succeda semplicemente perché Pio XIII vuole che succeda. Non è ovviamente certo che lui, con la sua volontà (o le sue preghiere) sia davvero in grado di fare miracoli, ma il fatto che certe cose succedano di certo aiuta almeno un po’ a rafforzare la sua fede.
Intanto, in America, Gutierrez riesce a dimostrare che il cardinale su cui è andato a indagare sta in effetti abusando di alcuni giovani. In Italia, invece, muore Spencer, il mentore di Belardo. Appena prima di morire riesce tra l’altro a farsi raccontare da Pio XIII di quando da giovane, ben prima di diventare Papa, riuscì a compere quello che sembra essere stato a tutti gli effetti un miracolo. Nell’ultima puntata, il Papa decide di mandare Suor Mary in Africa – come premio, non come punizione – e promuove Gutierrez a suo assistente personale, perché, dice, ha saputo trasformare la paura in rabbia, secondo lui una buona cosa. Pio XIII lo fa pur sapendo dell’omosessualità di Gutierrez: una cosa che il Pio XIII dei primi episodi non avrebbe mai fatto.
Tutto questo succede perché, con il passare degli episodi, Pio XIII cambia, risolve certi suoi problemi e dubbi, e in genere migliora il suo rapporto con la fede e con chi gli sta accanto. Scrive anche alcune lettere (come fanno ogni tanto i papi), che a quanto pare piacciono molto. L’ultimo episodio, infatti, inizia con Lenny Belardo che pacificamente si fuma una delle sue sigarette guardando la neve cadere su piazza San Pietro, mentre una voce fuoricampo dice:
Il mondo si è fermato. Da giorni accade qualcosa che non si vedeva da molto tempo. Notiziari, social, prime pagine dei giornali non concentrano la loro attenzione sul male, ma sul bene. Non sulla guerra, i terroristi, ma sull’amore. E tutto questo grazie alle struggenti lettere di Pio XIII.
A fine episodio, dopo aver sistemato un altro po’ di cose in Vaticano, Pio XIII va a Venezia, città dove è cresciuto dopo che i genitori lo abbandonarono. Lì celebra una messa di Natale in cui si mostra apertamente ai fedeli e pronuncia una commuovente omelia. A un certo punto, però, vede tra la folla quelli che pensa siano i suoi genitori, e ha un malore.