Il prossimo governo austriaco potrebbe essere di destra e ambientalista
Nel weekend il congresso dei Verdi voterà l'accordo raggiunto con l'ex cancelliere Sebastian Kurz, tre mesi dopo le elezioni
In Austria l’ex cancelliere e leader del Partito popolare austriaco (ÖVP) Sebastian Kurz sta trattando con i Verdi per formare un nuovo governo dopo che, alle elezioni di fine settembre, nessun partito aveva ottenuto i voti sufficienti a governare da solo. L’ÖVP, storico partito di centrodestra portato su posizioni molto radicali da Kurz, aveva preso il 37 per cento dei voti, mentre i Verdi – ambientalisti – erano tornati in Parlamento ottenendo quasi il 14 per cento. I negoziati tra i due partiti si sono conclusi nel weekend con un accordo, che dovrà essere approvato in un congresso federale di partito convocato dai Verdi per il prossimo weekend. Entro la fine della settimana, quindi, si saprà se il governo si farà o meno, come annunciato domenica sia da Kurz che da Werner Kogler, leader dei Verdi.
In base all’accordo Kurz diventerebbe di nuovo cancelliere e, secondo le informazioni riportate finora dalla stampa austriaca, potrebbe continuare con le sue rigide politiche sull’immigrazione e con la riduzione della spesa pubblica. Secondo il quotidiano Salzburger Nachrichten, l’accordo prevede che i Verdi ottengano il ministero delle Infrastrutture, che si occupa anche delle questioni energetiche e ambientali, oltre al ministero della Giustizia, a quello della Salute e a quello dell’Arte e della Cultura. Al Partito popolare austriaco invece andrebbero il ministero degli Esteri, dell’Interno, della Finanza, della Difesa, dell’Economia, dell’Istruzione e dell’Agricoltura.
Kogler ha detto di aver chiesto una serie di investimenti su questioni relative alla difesa ambientale e secondo alcuni giornali l’accordo tra le due forze politiche prevede un’espansione della rete ferroviaria. Koglerr ha anche detto che alcune questioni importanti devono ancora essere chiarite del tutto, ma che potrebbero risolversi nei prossimi giorni.
Kurz, che ha 33 anni, è già stato cancelliere dell’Austria dalla fine del 2017 allo scorso maggio, quando era caduto il governo di coalizione tra il Partito popolare austriaco e il Partito della libertà austriaco (FPÖ), un partito di estrema destra molto calato nei consensi alle ultime elezioni. Il governo era caduto a causa di uno scandalo che aveva colpito il leader dell’FPÖ Heinz-Christian Strache: era stato ripreso con una telecamera nascosta mentre prometteva di far vincere appalti in cambio di denaro a una sedicente nipote di un oligarca russo. Attualmente in Austria c’è un governo tecnico ad interim guidato dalla giudice Brigitte Bierlein.
Il congresso federale dei Verdi è formato da più di 250 membri e per questo è improbabile che l’accordo resti segreto fino alla votazione di sabato prossimo: potrebbe essere presentato ufficialmente tra il 2 e il 3 gennaio.