Gli Stati Uniti hanno richiamato il loro ambasciatore in Zambia, che aveva accusato il governo locale di corruzione e di incarcerare le coppie gay
Gli Stati Uniti hanno richiamato il loro ambasciatore in Zambia, Daniel Foote, che aveva accusato il governo locale di corruzione e di trattare le coppie gay in maniera «spaventosa», compiendo arresti arbitrari. Le dichiarazioni di Foote, piuttosto inusuali per un diplomatico di così alto livello, hanno provocato la reazione furiosa del governo dello Zambia, un paese a maggioranza cristiana e molto conservatore. Il presidente zambiano, Adgar Lungu, ha detto di non volere più Foote nel suo paese, anche a rischio di perdere i 500 milioni di dollari che gli Stati Uniti danno allo Zambia ogni anno sotto forma di aiuti.