A Hong Kong si protesta anche a Natale
Ci sono stati nuovi violenti scontri tra manifestanti e polizia, iniziati alla Vigilia e proseguiti dopo mezzanotte
Martedì sera a Hong Kong sono iniziate nuove proteste contro il governo e la repressione delle forze di sicurezza locali, che sono proseguite anche dopo la mezzanotte. Alcuni manifestanti hanno indossato cappelli natalizi, di Babbo Natale o con le corna da renne, occupando le strade della zona più turistica della città. Ci sono stati scontri violenti, come non se ne vedevano da settimane: alcuni manifestanti hanno lanciato oggetti e bombe molotov, mentre la polizia ha sparato gas lacrimogeno.
Il South China Morning Post ha scritto che i manifestanti hanno interrotto la loro azione di protesta verso mezzanotte, per augurare a tutti – polizia inclusa – Buon Natale. Poi però le proteste e gli scontri sono ripresi.
Le proteste erano iniziate a giugno per chiedere il ritiro di una legge che avrebbe consentito, per alcuni crimini gravi, l’estradizione in Cina: era vista come l’inizio di una pericolosa ingerenza del governo cinese nella regione, la cui autonomia era sempre più minacciata, oltre che uno strumento per colpire i dissidenti. Dopo mesi di manifestazioni e scontri, tra cui due marce con circa un milione di persone ad agosto, il governo di Hong Kong aveva ritirato l’emendamento. Non era stato però sufficiente per fermare i manifestanti, che avevano allargato le loro richieste includendo anche le dimissioni della governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, e maggiori libertà democratiche. Da giugno, circa seimila persone sono state arrestate e ferite, poliziotti compresi.