28mila persone che ricevevano il “reddito di cittadinanza” hanno trovato lavoro finora

Sulle 791mila che avevano i requisiti per aderire al "Patto per il lavoro", dicono i dati ufficiali

Un cartello informativo di Poste Italiane con il suggerimento di presentarsi secondo l'ordine alfabetico dei cognomi agli sportelli per richiedere il reddito di cittadinanza, Roma 5 marzo 2019
(ANSA/GIUSEPPE LAMI)
Un cartello informativo di Poste Italiane con il suggerimento di presentarsi secondo l'ordine alfabetico dei cognomi agli sportelli per richiedere il reddito di cittadinanza, Roma 5 marzo 2019 (ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Le persone che usufruiscono del cosiddetto “reddito di cittadinanza” e che fino ad ora hanno trovato lavoro sono 28.763, secondo i dati dell’ANPAL (Agenzia Nazionale delle Politiche Attive per il Lavoro). Di questi, il 67,2% ha ottenuto un contratto a tempo determinato, il 18% a tempo indeterminato e il 3,8% ha un contratto di apprendistato. Inoltre, il 67,9% ha un’età inferiore ai 45 anni e il 41,4% sono donne.

In totale le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza sono circa 2 milioni e 300mila, ma di queste solamente 791mila hanno i requisiti per aderire al “Patto per il lavoro“, cioè quel percorso che dovrebbe accompagnare i beneficiari del reddito di cittadinanza a trovare lavoro, vincolandolo ad accettare almeno una di tre offerte di lavoro ritenute “congrue”. Per avviare questo percorso sono necessarie alcune condizioni, tra cui essere senza lavoro da non più di due anni, e per attivare il percorso bisogna passare per un colloquio con un centro per l’impiego, che fin qui hanno svolto in 331mila.

Tutti gli altri beneficiari del reddito di cittadinanza possono avviare invece il “Patto per l’inclusione sociale”, che è stato pensato per le persone che sono disoccupate da più tempo e che quindi hanno bisogno di più assistenza per inserirsi nel mercato del lavoro. Il “Patto per l’inclusione sociale” non prevede obblighi di accettare offerte di lavoro.