Una canzone dei Divine Comedy
Che archi, per la cena di Natale
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To the rescue
C’è una canzone dei Divine Comedy a cui sono molto affezionato perché la usammo come sigla in radio, anni fa: io ho un debole per le sigle con i fiati. Poi c’è una canzone dei Divine Comedy che è la mia preferita per il lavoro di archi e per la storia che racconta, in cui ogni uomo si riconosce prima o poi (la ragazza che se ne va col vostro amico), e se non lo fa è perché non se n’è accorto. Poi c’è una canzonedi versi molto divertenti nel disco di quest’anno dei Divine Comedy. E c’è una stupenda cover di una canzone di Burt Bacharach, dei Divine Comedy. Insomma, ci sono parecchie canzoni che adoro dei Divine Comedy (visti nel bel teatro di Brescia qualche anno fa, e ci siamo divertiti: purtroppo questo autunno in Italia non vengono).
Ma quella che volevo mostrarvi stasera è del 2016 e ha insieme gli archi e una storia più confortante, di te che mi vieni in soccorso e mi proteggi, pur dentro un testo sempre piuttosto fantasioso.
Got a vigilante
Sleeping in my bed
I looked for Marilyn
I got Che instead (yes I did)
E che archi, scusate: vorrei ripeterlo, come se ne vanno via fiati compresi e potrebbe tutto girare in tondo ancora per una serata intera. Che anzi, se siete a una di quelle cene di Natale che a un certo punto non se ne può più, fategliela sentire. Vi prenderanno per scemi, lo so, ma è Natale e tutti siamo più buoni.
When nobody else will come
You’ll come to the rescue
To the rescue
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