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  • Domenica 22 dicembre 2019

Cuba ha di nuovo un primo ministro, dopo 43 anni

L'incarico è stato affidato a Manuel Marrero Cruz, ministro del Turismo ancora scelto da Fidel Castro, ma c'è molto scetticismo sul suo ruolo e i suoi effettivi poteri

Manuel Marrero Cruz abbraccia il presidente Miguel Díaz-Canel dopo la sua nomina a primo ministro di Cuba (AP Photo/Ramon Espinosa)
Manuel Marrero Cruz abbraccia il presidente Miguel Díaz-Canel dopo la sua nomina a primo ministro di Cuba (AP Photo/Ramon Espinosa)

Per la prima volta in più di quarant’anni, a Cuba è stato nominato un primo ministro. Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha affidato l’incarico a Manuel Marrero Cruz, che finora aveva lavorato come ministro del Turismo. La posizione di primo ministro era stata eliminata ne 1976 dal leader rivoluzionario Fidel Castro, ed era poi stata reinserita nell’ordinamento dello stato in seguito all’approvazione di una nuova Costituzione nel corso di quest’anno.

Marrero ha 56 anni e assumerà alcuni degli incarichi che finora erano stati mantenuti da Díaz-Canel. Secondo i media locali – sui quali il governo esercita un forte controllo e che hanno diffuso la notizia sabato 21 dicembre – Marrero si occuperà delle attività amministrative, aiutando il presidente della Repubblica. Numerosi osservatori internazionali ed esperti di politica cubana sono però scettici: ritengono che le cose non cambieranno molto e che saranno il Partito Comunista cubano e l’esercito a continuare ad assumere le decisioni più importanti, come avviene ormai da decenni.

Come previsto dalla nuova Costituzione, la nomina di Marrero a primo ministro è stata approvata dai parlamentari dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare. Díaz-Canel ha lodato Marrero per gli anni trascorsi da ministro del Turismo, che hanno permesso a Cuba di mantenere redditizia una delle sue principali fonti di ricavo. Marrero ricopriva quel ruolo dal 2004, quando era stato scelto da Fidel Castro, ma non è chiaro se manterrà l’incarico anche da primo ministro.

Quando Fidel Castro guidò la rivoluzione comunista nel paese, ponendo fine al governo cubano nel 1959, si autoproclamò tra le altre cose primo ministro di Cuba. Mantenne il titolo fino al 1976, quando decise di abolire la posizione di primo ministro e divenne capo del Partito Comunista e presidente dei principali organismi governativi del paese. Castro morì nel 2016, dopo avere lasciato buona parte dei propri incarichi al fratello Raul nel 2006. Dallo scorso anno, Raul Castro si è dimesso dalla presidenza, mantenendo comunque il titolo di capo del Partito Comunista cubano e un ruolo importante nella gestione dello stato.