È stato disposto il dissequestro amministrativo della nave Sea Watch 3
Dopo cinque mesi ferma sotto sequestro nel porto di Licata, in provincia di Agrigento, la nave Sea Watch 3 della ONG tedesca Sea Watch potrà tornare a navigare. Lo ha deciso il tribunale civile di Palermo, che ha accolto il ricorso presentato dai gestori della nave, che era stata sequestrata dopo che lo scorso 29 giugno aveva attraccato nel porto di Lampedusa e fatto sbarcare i 40 richiedenti asilo che erano a bordo da circa due settimane. La Sea Watch 3, secondo la procura di Agrigento, aveva violato il divieto di ingresso in acque territoriali imposto dal cosiddetto “decreto sicurezza bis”.
Lo scorso 25 settembre era stato notificato il dissequestro probatorio, ma la nave era rimasta sotto sequestro amministrativo. La procura di Agrigento aveva infatti contestato alla nave la reiterazione dell’ingresso in acque territoriali, fattispecie in cui il decreto sicurezza bis prevede il sequestro amministrativo. Secondo l’interpretazione della procura, la reiterazione del reato sarebbe venuta a due giorni di distanza, il 26 e il 28 giugno: il primo giorno la nave era infatti entrata nelle acque italiane per la prima volta, mentre il secondo giorno aveva gettato l’ancora in attesa di ricevere comunicazioni da un porto in cui attraccare. La ONG aveva contestato questa interpretazione e presentato ricorso.
🔴🔴 Abbiamo vinto il ricorso al Tribunale Civile di Palermo: la #SeaWatch 3 è libera!
Dopo oltre 5 mesi di blocco nel porto di Licata, ci prepariamo a tornare in mare.
La giustizia trionfa sul (ex-) Decreto Sicurezza bis. pic.twitter.com/qaw7pMUYbH
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) December 19, 2019