Il più grande anno della storia del jazz
Il 1959, i dischi di Davis, Coltrane, Brubeck, Mingus e Coleman e le tante cose che cambiarono in quei mesi, raccontati in un podcast per gli abbonati
Nella storia del jazz, il 1959 è un anno come non ce n’erano mai stati prima e come non ce ne furono dopo: uscirono quattro dei dischi più importanti e ascoltati di sempre, e ne fu registrato un quinto altrettanto fondamentale che uscì l’anno dopo. Kind of Blue di Miles Davis, che sarebbe diventato il disco più venduto nella storia del jazz, Giant Steps di John Coltrane, una specie di chimera per tutti gli aspiranti jazzisti, Time Out di Dave Brubeck, il primo a essere passato alle radio, Mingus Ah Um di Charles Mingus, il capolavoro di uno dei più grandi compositori del Novecento, The Shape of Jazz to Come di Ornette Coleman, che avrebbe annunciato una delle più radicali rivoluzioni nella musica del secolo scorso, il free jazz.
Ma il 1959 fu un anno fondamentale anche fuori dal jazz, per chi il jazz lo faceva: cioè gli afroamericani, che alla fine degli anni Cinquanta erano segregati nel Sud degli Stati Uniti e subivano sistematicamente discriminazioni e abusi razzisti nel resto del paese. Anche a Manhattan, dove riempivano ogni sera i locali della 52esima strada con la loro musica, ma dove non erano al sicuro nemmeno mentre stavano lavorando, come imparò a sue spese Miles Davis. Eppure si stava muovendo qualcosa, e certe piccole conquiste di quei mesi, dalle canzoni di protesta scritte da Mingus ai concerti di spalle di Davis, misero in chiaro che il jazz era uno dei mezzi per l’emancipazione degli afroamericani, contribuendo al clima che portò ai diritti ottenuti negli anni Sessanta.
In occasione del sessantesimo anniversario di quell’anno speciale, Stefano Vizio del Post ha raccontato le storie di quei cinque dischi e dei cinque musicisti che li registrarono, e del perché il 1959 è ricordato come il più grande anno della storia del jazz.
Per chi vuole leggersi qualcosa in più:
– Uno come Miles Davis
– Perché Kind of Blue è così importante
– L’inarrivabile John Coltrane
– Il grande Charles Mingus
Per chi vuole leggersi molto in più:
– Kind of blue. New York, 1959. Storia e fortuna del capolavoro di Miles Davis di Ashley Kahn (il Saggiatore, 2017)
– Miles. L’autobiografia di Miles Davis e Quincy Troupe (Minimum Fax)
– Blue Trane. La vita e la musica di John Coltrane di Lewis Porter (Minimum Fax)
– Mingus secondo Mingus. Interviste sulla vita e la musica di John F. Goodman (Minimum Fax)
– Jazz. La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana di Arrigo Polillo (Mondadori)