Il Liverpool ha perso 5-0 perché tutti i suoi giocatori erano da un’altra parte
È quello che può succedere quando una squadra ha due partite in due continenti diversi nel giro di due giorni
Con dieci punti in più della seconda in classifica, il Liverpool sembra avere la strada spianata per tornare a vincere la Premier League inglese a trent’anni dall’ultima volta. Si sta confermando anche quest’anno come una delle squadre migliori al mondo e di recente si è qualificata agli ottavi di UEFA Champions League, torneo vinto lo scorso anno per la sesta volta nella sua storia. Eppure martedì ha subito una pesante sconfitta per 5-0 nei quarti di finale della Coppa di Lega contro l’Aston Villa, squadra nettamente inferiore che in Premier League sta cercando di non retrocedere.
Potrebbe sembrare una sconfitta inaspettata, ma dietro il risultato c’è una ragione precisa: a giocare non è stata la squadra titolare, impegnata in Qatar nel Mondiale per club FIFA, bensì la formazione Under 23.
A causa di un problema di sovraffollamento di partite nel calendario, il Liverpool ha dovuto decidere di schierare due formazioni diverse nella Coppa di Lega e nel Mondiale per Club. Lo scorso ottobre Jurgen Klopp, l’allenatore del Liverpool, si era lamentato pubblicamente per come era stato organizzato il calendario delle varie competizioni e aveva anche minacciato che, se non si fosse trovata una data idonea per la partita contro l’Aston Villa, avrebbe potuto non schierare nessuna formazione.
Alla fine la partita è stata spostata di un solo giorno (si sarebbe dovuta giocare il 18 dicembre, data della semifinale dei Mondiali per club), e il Liverpool ha deciso in mancanza di alternative di far giocare le giovanili, per «non compromettere la programmazione della competizione stessa o mettere a dura prova la nostra rosa».
Il fatto di dover giocare il Mondiale per club ha costretto il Liverpool non solo a schierare una formazione giovanile in Coppa di Lega, ma anche a rinviare la partita di Premier League contro il West Ham, in programma sabato 21 dicembre, giorno in cui si giocherà anche la finale del Mondiale per club, a cui il Liverpool potrebbe partecipare in caso di vittoria nella semifinale contro il Monterrey.
La partita contro l’Aston Villa alla fine è andata come ci si poteva aspettare.
L’Aston Villa ha schierato la sua formazione titolare: ha segnato quattro gol nel primo tempo e ha continuato a mettere sotto pressione il Liverpool anche nella ripresa, riuscendo a fare il quinto gol nei minuti finali. Il Liverpool non ha giocato una brutta partita, considerando l’inesperienza dei giocatori in campo: l’allenatore delle giovanili, Neil Critchley, ha detto di essere molto orgoglioso e di aver ricevuto i complimenti anche da Klopp.
Alcuni hanno criticato l’Aston Villa per non essersi limitato nel numero dei gol e hanno accusato i giocatori di aver esagerato nelle loro esultanze. L’allenatore Dean Smith ha spiegato che giocare contro una squadra giovanile non è stato facile, visto che non sapeva nulla di molti dei giocatori in campo, e ha aggiunto a sua discolpa di avere schierato alcuni giocatori giovani e con poca esperienza.
Perché le squadre inglesi giocano così tanto
Prima di decidere di schierare l’Under 23, Klopp aveva duramente criticato gli organizzatori della Coppa di Lega: «La Premier League è una competizione straordinaria, e poi c’è la Coppa di Lega che è una buona competizione. […] Ma alla fine di gennaio, dopo una serie di partite molto impegnative a dicembre, ci sono ben due semifinali. Mi viene da dire, “ok, se volete che esista ancora questa coppa, perché fate fare partite di andata e ritorno in semifinale?” Abbiamo due partite ravvicinate, ma non possiamo mandare 11 giocatori in Qatar e far stare gli altri in Inghilterra contro l’Aston Villa».
Klopp non è il primo allenatore di Premier League che si lamenta della Coppa di Lega e dell’eccessivo numero di partite che si giocano in Inghilterra. Il motivo è da imputare innanzitutto al fatto che nel Regno Unito, a differenza degli altri principali campionati europei, si giocano più partite in media perché ci sono due coppe nazionali. La prima è la Coppa di Lega, che è organizzata dalla Football League, la lega professionistica inglese che gestisce i tre campionati inferiori alla Premier League. Alla coppa, che si gioca da luglio a febbraio, partecipano tutte e 92 le squadre professionistiche della Premier League e della Football League. Il torneo è diviso in due turni di qualificazione e cinque turni finali con gare a eliminazione diretta, e tutte le squadre della Premier League saltano il primo turno di qualificazione (alcune anche il secondo, se sono impegnate nelle coppe europee). Le semifinali si giocano a gennaio, con partite di andata e ritorno, mentre la finale si gioca in gara unica.
La FA Cup, invece, è organizzata dalla Football Association, la federazione calcistica inglese, esiste dal 1871 ed è la più antica competizione calcistica al mondo. A differenza della Coppa di Lega, vi partecipano tutte le squadre inglesi, anche quelle non professionistiche, ed è considerata la coppa nazionale più prestigiosa. Si gioca tra agosto e maggio con partite ad eliminazione diretta, e non ci sono teste di serie, il che vuol dire che può capitare che squadre molto blasonate finiscano per giocare contro squadre di piccole città nei primi turni, anche se le squadre più forti entrano nel torneo solo nelle ultime fasi. Inoltre fino al quarto turno, se la partita finisce in parità, viene rigiocata.
In totale, quindi, una squadra di Premier League può arrivare a giocare in una stagione 38 partite di campionato, 6 partite di Coppa di Lega e 8 partite di FA Cup, per un totale di 52 partite, e senza contare le eventuali partite delle coppe europee e il Community Shield, che si gioca tra la vincitrice della Premier League a quella della FA Cup. Per fare un confronto, una squadra della Serie A italiana può arrivare a giocare al massimo 45 partite all’anno tra campionato e Coppa Italia, mentre in Spagna, dove la Coppa del Re prevede sempre turni di andata e ritorno, si giocano al massimo 48 partite all’anno.
Negli ultimi giorni Klopp è tornato a parlare della gestione del calendario, e ha criticato anche la decisione della FIFA di far disputare il Mondiale per Club a dicembre: «Se mi chiedete se dovrebbe esserci un Mondiale per club nel mezzo della stagione, la mia risposta sarebbe “no”», ha detto durante una conferenza stampa.
Klopp ha anche criticato la formula del nuovo Mondiale per club, che verrà usata per la prima volta tra quattro anni. Dal 2021 infatti il torneo si allargherà a 24 squadre e si disputerà ogni quattro anni, in estate. Secondo Klopp anche far giocare il torneo in estate, a ridosso della finale di Champions League, e in possibile contrasto con partite della Nations League, della Coppa d’Africa o della Gold Cup, potrebbe essere un problema: «Dobbiamo assicurarci di avere grandi competizioni, ma non nello stesso periodo», ha detto Klopp.
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