In Francia circa 90mila case sono rimaste senza corrente in seguito ai sabotaggi di alcuni attivisti contro la riforma delle pensioni
Anche oggi, come da tredici giorni, in diverse città della Francia ci sono stati scioperi e manifestazioni contro la riforma del sistema pensionistico annunciata dal governo. Tra lunedì e martedì, inoltre, circa 90mila case sono rimaste senza corrente elettrica, a causa dai sabotaggi operati da attivisti del sindacato CGT. Lo ha confermato Francis Casanova, delegato del sindacato CGT presso RTE, la società che si occupa del sistema di trasmissione dell’elettricità in Francia, che ha definito le interruzioni di corrente parte della “lotta” dei manifestanti.
Secondo RTE le interruzioni hanno coinvolto 50mila abitazioni della regione della Gironda nella notte tra lunedì e martedì, e altre 40mila abitazioni di Lione martedì mattina. Il segretario generale della CGT, Philippe Martinez, ha detto martedì su BFMTV che in alcune zone potrebbero esserci delle interruzioni di corrente «involontarie», ma ha sostenuto che gli attivisti abbiano preso di mira gli edifici di grandi società quotate in borsa, grandi centri di distribuzione, edifici pubblici e prefetture, e che «in nessun caso stiamo prendendo di mira i cittadini».