In India ci sono stati intensi scontri dopo l’approvazione di una controversa legge per facilitare la cittadinanza a immigrati non musulmani
Sei persone sono morte e più di 100 sono state ferite in India, nel quinto giorno di proteste contro l’approvazione da parte del parlamento indiano di una controversa legge che dovrebbe facilitare la regolarizzazione degli immigrati non musulmani provenienti da Pakistan, Bangladesh e Afghanistan. In diversi casi, alle proteste sono seguiti scontri con la polizia. I più intensi sono stati in due università, una a New Delhi e un’altra nell’Uttar Pradesh, uno stato settentrionale. Gli oppositori del governo sostengono che la proposta di legge violi i principi garantiti dalla Costituzione indiana, che vieta la discriminazione sulla base della religione, e che l’India potrebbe usarla per discriminare ulteriormente i musulmani.