È ora di parlare di Baby Yoda
Probabilmente vi sarete imbattuti in lui anche senza aver visto "The Mandalorian", la serie di Star Wars in cui ha un ruolo centrale
L’11 dicembre la rivista Time ha nominato come persona dell’anno l’attivista svedese Greta Thunberg, ma ha assegnato anche altri riconoscimenti secondari, tra cui quello alla Persona dell’anno nel mondo degli affari. Il riconoscimento è andato all’amministratore delegato di Disney, Bob Iger, che è stato ritratto in un’illustrazione con in braccio un personaggio divenuto incredibilmente popolare su Internet nelle ultime settimane, il cosiddetto Baby Yoda.
Original concept art. #TheMandalorian pic.twitter.com/4VWm6WUzFl
— Jon Favreau (@Jon_Favreau) November 19, 2019
Baby Yoda è un personaggio di The Mandalorian, la serie ambientata nell’universo di Star Wars creata da Jon Favreau e prodotta da Lucasfilm in esclusiva per Disney+, la nuova piattaforma di streaming online di Disney disponibile da novembre negli Stati Uniti e dal prossimo marzo in Italia. Anche chi non ha visto la serie si sarà imbattuto probabilmente in Baby Yoda, diventato il protagonista di tanti meme sui social network, ma per capire chi sia Baby Yoda e perché stia avendo così tanta popolarità bisogna parlare prima di The Mandalorian e dello spazio che occupa all’interno della saga di Star Wars.
Da qui in avanti potrebbe esserci qualche spoiler.
La serie è ambientata cinque anni dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi (quindi dopo la fine dell’Impero galattico di Palpatine) e prima di Il risveglio della Forza, il primo film della nuova trilogia che si concluderà con L’ascesa di Skywalker, in uscita il 18 dicembre. Il protagonista della serie è Dyn Jarren (interpretato da Pedro Pascal), anche detto “il Mandaloriano” dal nome della società in cui cresce, un clan originario del pianeta Mandalore. Jarren è un formidabile cacciatore di taglie a cui viene commissionato il prelievo di un misterioso essere non meglio specificato, di cui si sa solo che ha 50 anni, per conto di un facoltoso cliente legato all’Impero e interpretato da Werner Herzog.
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La stessa missione, però, è stata affidata anche a decine di altri cacciatori di taglie, tra i quali un droide con cui il Mandaloriano si incontra nei pressi del luogo dove è nascosto l’obiettivo. I due inizialmente si alleano, eliminano le guardie a protezione del sito e scoprono che in realtà l’essere è una specie di neonato. Il droide vorrebbe ucciderlo, dato che la consegna non lo vieta, ma il Mandaloriano si oppone ed elimina a sua volta il droide. Tutto questo accade nella prima puntata: nelle successive si capirà come sia Baby Yoda il vero protagonista della serie, più che il Mandaloriano che le dà il nome. Tutta la trama ruota intorno a lui, con il Mandaloriano che prima lo consegna al cliente e poi se ne pente e lo porta via con sé, attirando le mire dei cacciatori di taglie di mezzo universo.
Chi è Baby Yoda
Baby Yoda innanzitutto non si chiama Baby Yoda, ma questo è il nome con cui è stato chiamato da alcuni fan su Twitter dopo la messa in onda del primo episodio. Da lì in poi il nome è diventato virale, e ormai tutti quelli che guardano la serie, Iger compreso, si riferiscono a lui in quel modo. Baby Yoda non ha un nome, e viene semplicemente chiamato “the child” (“il bambino”). Il motivo per cui gli è stato dato il soprannome Baby Yoda è che ha le fattezze di un neonato della stessa specie di Yoda, il Gran Maestro del Consiglio Jedi dei primi film della saga.
baby yoda 🥺💚 pic.twitter.com/St1Qzq9dGV
— ellie-wan kenobi 🌺🇦🇲 (@fakehappymeal) November 12, 2019
Chi sia esattamente Baby Yoda non si sa, anche perché mancano ancora due puntate alla conclusione della serie e la sua identità potrebbe essere svelata solo alla fine. Si sa di certo che, pur sembrando un bambino, ha 50 anni, è in grado di usare la Forza e non è Yoda. Quest’ultimo infatti è morto nel Ritorno dello Jedi, le cui vicende sono ambientate cinque anni prima di The Mandalorian. Se avesse davvero 50 anni, inoltre, Baby Yoda sarebbe nato prima di La minaccia fantasma, il primo film della trilogia dei primi anni Duemila che racconta i fatti avvenuti prima della trilogia originale. Le teorie su chi possa essere Baby Yoda sui social network e sui forum di appassionati di Star Wars si sprecano: c’è chi immagina che sia un clone del vero Yoda e chi crede sia il figlio di Yoda e Yaddle, una femmina della stessa specie, apparsa solo nella Minaccia fantasma: per questo motivo Baby Yoda è a volte chiamato anche Yiddle, una crasi tra i nomi dei suoi possibili genitori.
Perché è dappertutto
«Appena ho visto le sue orecchie uscire fuori dalla coperta, e i suoi occhi, ho capito», ha detto Iger a Time ricordando il momento in cui vide per la prima volta il bozzetto di Baby Yoda e realizzò di avere tra le mani un potenziale successo commerciale. Con i suoi grandi occhi languidi e i suoi movimenti goffi e incerti come quelli di un neonato, Baby Yoda è già diventato uno dei personaggi più amati della serie, indipendentemente dal suo ruolo all’interno della trama. All’apparenza è debole e necessita la protezione del Mandaloriano, un personaggio in cui il pubblico finisce istintivamente per immedesimarsi. Come ha scritto il critico del New York Times
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«Non ti offendere, ma non puoi competere con Baby Yoda»
Già in passato i creatori di Star Wars avevano provato a inserire nei film personaggi “pucciosi”, che potessero attrarre un pubblico più giovane, diverso dai semplici amanti dei film di fantascienza: era successo con gli Ewok in Il ritorno dello Jedi, e con i Porg nel recente Gli ultimi Jedi. In entrambi casi, però, sono state operazioni commerciali non particolarmente riuscite. Non è successo con Baby Yoda, che ha trovato nel pubblico televisivo il suo spazio ideale. Forse anche inaspettatamente: nonostante la serie sia stata pubblicata a novembre, a ridosso del Black Friday e delle festività natalizie, per Natale non ci sarà in commercio nessun giocattolo ufficiale di Disney raffigurante Baby Yoda. Tutti i giocattoli in vendita sul sito della società si possono solo preordinare, per il momento, e non saranno disponibili prima di marzo 2020.