È stato firmato l’ordine di spegnimento dell’altoforno 2 dell’acciaieria ex ILVA
Francesco Maccagnano, giudice del Tribunale di Taranto, ha firmato l’ordine di spegnimento dell’altoforno 2 dell’acciaieria ex ILVA, confermando quindi la decisione con cui martedì scorso aveva respinto la richiesta di una proroga per la messa a norma dell’impianto: quella decisione aveva ribaltato il parere della procura che si era detta favorevole a permettere alla produzione di proseguire durante i lavori di adeguamento dell’impianto.
Il 13 dicembre era infatti la data ultima fissata dal Tribunale del Riesame per la messa in sicurezza dell’impianto, sequestrato dopo la morte dell’operaio Alessandro Morricella, nel giugno del 2015.
Dal 14 dicembre l’altoforno 2 non potrà più essere utilizzato e le operazioni di spegnimento si dovrebbero concludere entro metà gennaio. Nel provvedimento il giudice ha anche chiesto che la custode giudiziaria Barbara Valenzano fornisca entro il 17 dicembre informazioni riguardo «alle modalità di custodia dell’altoforno in sequestro; alle tempistiche residue del cronoprogramma di spegnimento già avviato prima del 17 settembre 2019 ed agli effetti che detta operazione può avere su tale impianto; alle tempistiche entro le quali, ad altoforno 2 “spento”, Ilva potrebbe adempiere alle prescrizioni di cui al decreto di restituzione emesso dalla Procura della Repubblica in data 7 settembre 2015, allo stato non ancora adempiute». I commissari dell’ILVA hanno annunciato un ricorso al Tribunale del Riesame, che si pronuncerà il prossimo 30 dicembre.