ArcelorMittal ha annunciato la cassa integrazione per 3.500 lavoratori dell’ex ILVA, dopo che il tribunale di Taranto aveva respinto la richiesta di una proroga per la messa a norma dell’altoforno 2
ArcelorMittal ha annunciato ai sindacati che 3.500 lavoratori dell’ex ILVA di Taranto saranno messi in cassa integrazione, poiché il tribunale di Taranto ha respinto la richiesta di una proroga per la messa a norma dell’altoforno 2. La cassa integrazione sarà straordinaria e riguarderà anche i 1.273 lavoratori già in cassa integrazione ordinaria. La notizia è stata confermata su Twitter da Marco Bentivogli, segretario generale della Federazione Italiana Metalmeccanici.
Senza la proroga per la messa a norma dell’altoforno, ArcelorMittal ha tempo solo fino al 13 dicembre per mettere a norma l’altoforno, un tempo ritenuto incongruo dall’azienda, che ha quindi deciso di spegnere l’altoforno e sospendere parte della produzione dell’ex ILVA. ArcelorMittal dovrebbe fare ricorso al tribunale del Riesame.
#ArcelorMittal: primo effetto chiusura #Afo2 apertura procedura per 3.500 in Cassa Integrazione Straordinaria (includendo i 1.273 già in Cassa integrazione Ordinaria).
Ecco chi paga il pasticcio politico e il flipper giudiziario: ambiente e lavoratori.
ex #Ilva.— Marco Bentivogli (@BentivogliMarco) December 11, 2019