La marcia contro l’odio, a Milano
Migliaia di persone – e più di 600 sindaci – hanno partecipato a una manifestazione per mostrare solidarietà e vicinanza a Liliana Segre, che ha fatto un breve discorso
Migliaia di persone a Milano hanno partecipato alla “marcia dei sindaci” contro l’odio, organizzata dal comune di Milano con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), le Autonomie Locali Italiane (ALI) e l’Unione Province Italiane (UPI) per mostrare solidarietà e vicinanza alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta allo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti e oggi sotto scorta a causa delle minacce antisemite che riceve.
«C’è una grande musica in questa piazza, il tempio della musica oggi è all’aperto», ha detto Segre da un palco in piazza della Scala, mentre la folla riempiva la piazza, le vie limitrofe e tutta la Galleria Vittorio Emanuele, dopo una breve marcia partita da piazza Mercanti. «Siamo qui per parlare di amore e non di odio. Lasciamo l’odio agli anonimi della tastiera. Stasera non c’è indifferenza, ma c’è un’atmosfera di festa, cancelliamo tutti le parole odio e indifferenza e abbracciamoci, in una catena umana che trovi empatia e amore nel profondo del nostro essere».
Dopo il suo discorso c’è stato un minuto di silenzio, al termine del quale è stato cantato l’inno nazionale. Il presidente dell’ANCI ha consegnato a Liliana Segre una fascia tricolore. Alla manifestazione hanno partecipato più di seicento sindaci e loro rappresentanti, tra cui Beppe Sala (sindaco di Milano), Federico Pizzarotti (sindaco di Parma), Leoluca Orlando (sindaco di Palermo), Paolo Truzzu (sindaco di Cagliari), Giorgio Gori (sindaco di Bergamo), Mario Conte (sindaco di Treviso), Virginio Merola (sindaco di Bologna) e Antonio Decaro (sindaco di Bari e presidente dell’ANCI). «Tutti i sindaci indipendentemente dal colore politico sono arrivati da tutta Italia per dimostrare l’affetto nei confronti di Liliana Segre», ha detto Decaro dopo la manifestazione parlando con i giornalisti (dal palco ha parlato solo Segre). «Con la fascia tricolore che tiene insieme le nostre comunità ma anche il paese. Con le nostre fasce tricolori vogliamo fare da scorta civica a Liliana Segre. Oggi siamo tanti di tutti gli schieramenti politici».