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  • Lunedì 9 dicembre 2019

L’enorme progetto per mettere al sicuro una diga nei Paesi Bassi

Intorno alla Houtribdijk saranno ammassati 10 milioni di metri cubi di sabbia, per metterla in sicurezza dagli effetti del cambiamento climatico

(Peter Leenen / Rijkswaterstaat)
(Peter Leenen / Rijkswaterstaat)

I Paesi Bassi hanno iniziato ad ammassare 10 milioni di metri cubi di sabbia intorno a una diga – più di quanta ne utilizzi il paese in un intero anno lungo le sue coste – per rinforzarla e prevenire gli effetti dell’innalzamento dei mari e del cambiamento climatico. L’iniziativa serve per mettere in sicurezza la diga Houtribdijk, che si trova a nord-est di Amsterdam e che consente di attraversare un’ampia insenatura senza doverne costeggiare la costa. Se, come confidano i progettisti, l’iniziativa otterrà i risultati sperati, potrà essere applicata in altre aree del paese, costruito in buona parte su terreni al di sotto del livello del mare.

La Houtribdijk aveva già bisogno da qualche anno di un sistema di rinforzo, dopo avere funzionato per quasi mezzo secolo. I progettisti si sono però dovuti confrontare con un problema non indifferente: nei Paesi Bassi ci sono poche rocce adatte per la costruzione di argini, e importarle da altri paesi come la Norvegia avrebbe comportato un costo non indifferente. Gli ingegneri si sono allora chiesti quale altre materiale più abbondante nel paese potesse essere utilizzato, e hanno concluso che con i giusti accorgimenti la sabbia facesse al caso loro.

La strada che mette in comunicazione i due estremi dell’insenatura, passando sopra la Houtribdijk, è lunga circa 25 chilometri. La diga fu costruita nei primi anni Sessanta, nell’ambito di un più ampio progetto di messa in sicurezza del territorio, dopo anni di inondazioni che avevano causato la morte di almeno 1.800 persone. La Houtribdijk impedisce il moto ondoso dal lago artificiale IJsselmeer, uno dei più grandi di Europa ma profondo appena 5 metri, al Markermeer, altro lago artificiale formato in seguito alla costruzione della diga.

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Negli ultimi anni ricercatori e ingegneri avevano notato che, nonostante i suoi 68 metri di larghezza, la diga non rispettava più gli standard di sicurezza per rimanere percorribile in alcuni suoi punti. Nel 2017 sono quindi iniziati i lavori per mettere in pratica il progetto molto ambizioso di messa in sicurezza della diga utilizzando una gigantesca quantità di sabbia, ricavata al di sotto di uno spesso strato fangoso nel Markermeer.

(Frank Janssens / Rijkswaterstaat)

Entro tre anni, saranno impiegati l’equivalente di circa 660mila camion di sabbia per completare l’opera. In seguito saranno le correnti interne dei due laghi a contribuire a disperdere uniformemente la sabbia, contribuendo a rendere più ampi gli argini ai due lati della diga. Nella parte compresa nel Markermeer sarà realizzata un’oasi naturale di circa 5 chilometri quadrati.

(Gerhard van Roon / Rijkswaterstaat)

Secondo i progettisti l’iniziativa è la prima del suo genere, per dimensioni e ambizione, a essere realizzata al mondo. Dicono che la diga rinforzata potrà sostenere tempeste molto intense per i prossimi decenni, fornendo inoltre sicurezze aggiuntive contro l’innalzamento delle acque causato dal cambiamento climatico. Se le cose andranno come previsto, confermando i primi risultati promettenti, i Paesi Bassi potranno esportare il loro modello altrove nel mondo, trasformando la loro soluzione in un’opportunità per fare affari.