La quotazione in borsa di Saudi Aramco sarà la più grande di sempre
La compagnia petrolifera saudita Saudi Aramco il prossimo 11 dicembre si quoterà a Tadawul, la borsa nazionale, e la sua offerta pubblica iniziale (IPO) sarà la più grande di sempre. Il titolo di Saudi Aramco dovrebbe debuttare al prezzo di 32 riyal per azione (circa 8,53 dollari), che permetterebbe alla società di ottenere 25,6 miliardi di dollari dalle azioni messe sul mercato, superando quindi il record della quotazione azionaria della società cinese Alibaba alla Borsa di New York nel 2014, quando raccolse 25 miliardi di dollari. L’ingresso in borsa della società è uno dei punti principali del programma “Vision 2030” promosso dal potente principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che punta a diversificare l’economia del Paese, oggi dipendente principalmente dallo sfruttamento degli idrocarburi. L’IPO, sull’1,5 per cento delle azioni, conferirà a Saudi Aramco una valutazione di mercato pari a 1.700 miliardi di dollari, al di sotto dell’iniziale obiettivo di 2mila miliardi di dollari ipotizzato da Mohammad Bin Salman.
Saudi Aramco fu creata nel 1933 grazie a un accordo raggiunto tra il governo saudita e la Standard Oil Company californiana, oggi Chevron, che prevedeva che la nuova società avrebbe dovuto analizzare a trivellare diverse zone del territorio saudita in cerca di petrolio. Tra il 1973 e il 1980, l’Arabia Saudita acquistò l’intera compagnia. David Hunter, direttore degli studi di marketing Schneider Electric, specialista nella gestione dell’energia e nell’automazione, ha detto a BBC che Saudi Aramco «è di fatto la più grande società al mondo non quotata in borsa». Saudi Aramco è la seconda compagnia al mondo per riserve di petrolio, dopo la compagnia statale venezuelana PDVSA, e la seconda per produzione giornaliera di greggio, dopo la russa Rosneft.
L’Arabia Saudita è il secondo paese al mondo per riserve di petrolio, dopo il Venezuela, e secondo anche nella produzione di greggio, dopo la Russia e subito prima degli Stati Uniti.