La Germania espellerà due diplomatici russi per l’omicidio di un separatista ceceno a Berlino
La Germania espellerà due diplomatici russi per l’omicidio di un separatista ceceno avvenuto in agosto a Berlino, che le autorità tedesche hanno stabilito di attribuire alla Russia o al governo georgiano filorusso. Lo ha annunciato oggi il procuratore federale tedesco, spiegando che il caso riguarda «il massimo livello della sicurezza nazionale».
Il separatista ceceno si chiamava Zelimkhan Khangoshvili ed era stato ucciso con un’arma da fuoco il 23 agosto mentre stava andando a pregare in una moschea della città. Il presunto assassino è stato arrestato mentre stava liberandosi dell’arma, ma finora non ha collaborato alle indagini. Fin da subito osservatori ed analisti hanno attribuito l’omicidio al governo russo di Vladimir Putin. Negli ultimi anni infatti ci sono stati diversi casi simili, come il tentato omicidio dell’ex agente segreto russo Sergei Skripal che nel 2018 fu avvelenato insieme a sua figlia a Salisbury, in Inghilterra.
I diplomatici espulsi sono due collaboratori dell’ambasciatore russo in Germania, Sergei Netschajew. Prima dell’annuncio ufficiale, il ministero degli Esteri tedesco ha informato l’ambasciata russa, spiegando inoltre che la decisione è stata presa, fra le altre cose, perché il governo russo si è rifiutato di collaborare alle indagini delle autorità tedesche. Martedì 3 dicembre il sito di inchieste investigative Bellingcat aveva pubblicato una lunga inchiesta in cui aveva rivelato il nome dello sparatore e ipotizzato il coinvolgimento dei servizi segreti russi nell’omicidio.